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La Regione ha pubblicato l’elenco delle istanze ammesse e non ammesse a usufruire dei 100mila euro di rimborso rette scolastiche per i nuclei familiari che vivono e risiedono in un comune montano nel cui territorio non è presente un istituto scolastico statale, dovendo rivolgersi a quella privata. In questo caso la famiglia deve sostenere costi di iscrizioni più alti che il contributo economico previsto dalla legge regionale tende a sterilizzare. La misura dispone una serie di provvedimenti urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna. Tra questi c’è la misura che prevede il rimborso dei costi sostenuti dalle famiglie per le rette scolastiche fino ad un massimo di 2000 euro. In questo caso la famiglia deve sostenere costi di iscrizioni più alti che il contributo economico previsto dalla legge regionale tende a sterilizzare. In totale, secondo i dati forniti dal servizio regionale, sono arrivate sulla piattaforma regionale 54 istanze di rimborso, di cui 41 ammesse e 13 rigettate. Il rimborso riconosciuto è riferito all’annualità 2023 per il periodo che va dal 1° aprile al 31 dicembre 2023. I beneficiari hanno tempo fino al 28 febbraio 2024 per caricare sulla piattaforma utilizzata per presentare la domanda di contributo (sportello.regione.abruzzo.it) la documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle rette scolastiche da rimborsare.

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