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SULMONA – “Il nostro percorso e la proposta hanno subito una battuta d’arresto a causa di coloro che, anche e soprattutto da sinistra, dal Sindacato e dalle forze che storicamente hanno sempre sostenuto le ragioni di una rappresentanza progressista, non hanno dato il giusto contributo e sostegno alla nostra lista, non comprendendo evidentemente appieno le ragioni ed i motivi che hanno spinto Sel ad impegnarsi in un coraggioso ed autonomo percorso politico e di proposta, o risucchiati evidentemente in ragionamenti particolaristici e speciosi”. Commenta così il voto del 5 giugno il candidato sindaco di Sel Domenico Capaldo che porta a casa 476 preferenze. Capaldo in una nota ha voluto ringraziare tutti i suoi elettori e, nel contempo, togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Una tirata di orecchie arriva al Pd che è un partito- sostiene Capaldo- “ dilaniato e che ha perso ogni possibile attrattiva presente e futura per chi voglia ancora praticare i veri valori della sinistra”. Guardando al futuro precisa che Sel continuerà il suo percorso in primis nella costruzione del fronte del “no” a livello cittadino per il Referendum sulla riforma Costituzionale. “L’obiettivo”- aggiunge- è quello di un progetto a livello locale e nazionale, di Sinistra Italiana. In questo senso diamo vita alla costituente di questo nuovo soggetto politico in maniera laica, aperta, plurale, rivolgendo l’invito a partecipare a questo processo a quanti, liberi cittadini, hanno a cuore i valori della vera sinistra di cui c’è tanto bisogno” conclude Capaldo.

Andrea D’Aurelio

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