Si è svolta questa mattina a L’Aquila la seduta della Commissione di Vigilanza. Tra i punti all’ordine del giorno vi erano i fondi regionali erogati ai centri antiviolenza abruzzesi e la relazione finale del Presidente sulle problematiche inerenti il diritto allo studio. Il Presidente Pietro Smargiassi spiega: “I centri antiviolenza svolgono una funzione fondamentale nella tutela delle donne vittime di violenze. Abbiamo voluto approfondire soprattutto le modalità di ripartizione dei fondi e come vengono calcolati i punteggi per l’assegnazione, visto che non risulterebbe chiari un protocollo che spiegherebbe i criteri di ripartizione. È stato necessario anche chiarire il motivo per il quale parte di detti fondi è andato ad un centro per gli uomini maltrattanti, circostanza questa che sembra una contraddizione in termini attingere dai fondi antiviolenza piuttosto che da un fondo dedicato”.
La presidente dell’associazione Antigone, Dott.ssa Maria Laura Di Loreto ha confermato i ritardi nell’erogazione dei fondi visto che ad oggi risulterebbero non erogati i saldi delle precedenti annualità rispetto al 2023. La situazione risulta aggravata inoltre, sia dal fatto che trattasi tutte di onlus che vivono sull’erogazione puntuale di detti stanziamenti per corrispondere gli stipendi e i compensi di dipendenti e professionisti, per l’attivazione dei tirocini, sia soprattutto per il fatto che le associazioni sono costrette ad anticipare i costi per le polizze fideiussorie richieste da Regione Abruzzo per l’erogazione dei fondi.
Sui quesiti posti l’Assessore Quaresimale ha chiarito che i criteri di riparto vengono stabiliti sulla scorta della L.R 31/2006 e dal Decreto Ministeriale, si tiene conto in tal senso delle qualità progettuali insieme al numero delle donne prese in carico. Ha ricordato quali sono gli step di erogazione dei fondi -ovvero 40% all’inizio del progetto, 40% a sei mesi dall’inizio del progetto, 20% a rendicontazione- riconoscendo che detti fondi, a volte, scontano purtroppo il ritardo dei dipartimenti finanziari.
Il tema sui ritardi è a volte, purtroppo, riconducibile al settore bilancio e ragioneria; le determine di liquidazione sono molteplici ma dinanzi alle necessità quali quelle dei centri antiviolenza è necessario darsi dei termini di priorità.
Come secondo punto la Commissione ha presentato la relazione finale sulle problematiche inerenti il diritto allo studio.
“La seduta odierna è stata l’occasione per fornire a tutti i commissari la relazione finale riguardo i lavori sulle problematiche inerenti il diritto allo studio per gli atenei dell’Aquila. Nella relazione, come ufficio di presidenza di Commissione, abbiamo riportato tutti i contributi dei soggetti auditi nei diversi tavoli di confronto ho ritenuto necessario rappresentare alla maggioranza l’opportunità di riconvocare i vertici dell’esercito per capire se l’orientamento sia cambiato circa l’opportunità di concedere una proroga all’uso della ex Caserma Campomizzi, che per la Commissione rappresenta la soluzione principale ed unica percorribile in tempi brevi” conclude Smargiassi.