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Il cancro dell’ovaio è un tumore piuttosto raro: secondo i dati dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) colpisce, nell’arco della vita, una donna su 82. È un tumore che sfugge alla diagnosi precoce: spesso ha già dato metastasi quando viene diagnosticato. I tumori dell’endometrio rappresentano la quasi totalità dei tumori che colpiscono il corpo dell’utero, e si collocano al quinto posto per frequenza tra i tumori più diagnosticati nelle donne (5 per cento di tutte le diagnosi di tumore nel sesso femminile) con circa 8.700 nuovi casi all’anno in Italia.

Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, ha disegnato una dettagliata mappatura di ospedali, sul territorio nazionale, con Bollini Rosa, cioè che offrano Percorsi di Oncologia ginecologica a misura di donna che valorizzano la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza attraverso l’offerta di servizi che considerano i bisogni e le aspettative delle donne con tumore all’ovaio e all’endometrio. A questa iniziativa hanno aderito 130 ospedali sul territorio nazionale presentando la propria candidatura tramite un apposito questionario online composto da 28 domande volte a valutare diverse tipologie di servizio importanti per garantire una buona gestione della donna con tumore all’ovaio e all’endometrio. L’assegnazione del riconoscimento è avvenuta da parte di un apposito Advisory Board, che ha validato le candidature e i risultati, individuando 40 ospedali a misura di donna. L’iniziativa è stata presentata oggi presso il Senato della Repubblica. Tra le strutture ospedaliere con Bollino Rosa vi è l’Unità di Ginecologia Oncologica dell’Istituto Regina Elena per questa motivazione: a misura di donna per l’alta specializzazione, la multidisciplinarietà della presa in carico e la capacità di offrire un’assistenza ‘umana’ e personalizzata alle donne con tumore all’ovaio o all’endometrio. Ogni anno tratta più di 80 tumori primitivi dell’ovaio e oltre 300 tumori maligni dell’utero con percorsi multidisciplinari di diagnosi e cura altamente personalizzati. Gli interventi chirurgici sono eseguiti, nella maggior parte dei casi, con tecnica endoscopica, robotica e del linfonodo-sentinella per garantire le cure più innovative. La gestione della menopausa e la tutela della fertilità della paziente oncologica sono garantite da un programma di chirurgia conservativa, ove indicato, e di conservazione degli ovociti e del tessuto ovarico e percorsi di gestione dei disturbi legati alla sfera sessuale. Tutto questo per offrire un trattamento oncologico di eccellenza, ma anche le migliori opportunità di qualità della vita nella donna affetta da tumore. All’impatto traumatico e al disorientamento spesso legato alla diagnosi, segue il bisogno profondo di una completa e chiara presa in carico da parte di medici e strutture sanitarie.

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