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Sulmona – Sul tavolo della nuova amministrazione comunale di Sulmona ci sono i vari problemi dello sport cittadino legati principalmente all’impiantistica sportiva sempre più carente. L’Ovidiana, società di calcio che milita nel campionato di Terza Categoria, ha diffuso una nota perché “è giunto il momento di scrivere alla neonata amministrazione”. L’auspicio dei giovani dirigenti del club biancorosso è quello, nella prossima stagione, di poter svolgere gli allenamenti e le partite a Sulmona trovando impianti in grado di permettere un corretto svolgimento delle attività. Il problema dei campi sportivi investe maggiormente le società minori come l’Ovidiana e l’Aurora, costrette ad emigrare in altre località a causa delle pessime condizioni del Mezzetti dove, se si vuole andare in fondo alla questione, le gradinate sono inagibili ed il terreno è un vero campo di patate. Condizioni che indurrebbero ad effettuare un sopralluogo e, dopo aver constatato l’impraticabilità, concedere l’utilizzo dello stadio Pallozzi non essendoci strutture alternative. La questione necessita di essere affrontata con urgenza perché se a settembre la situazione rimarrà immutata significherebbe aver prodotto solo risultati negativi. L’Ovidiana si rivolge in particolare al neo assessore allo sport Mario Sinibaldi: “La nostra collaborazione con l’assessorato e l’amministrazione sarà massima così come lo è stata in passato per far sì che si raggiunga un obiettivo comune per la città di Sulmona”. L’Ovidiana fa presente inoltre che, avendo come principi cardine del proprio progetto l’appartenenza e l’attaccamento alla città, non condividerà decisioni volte a favorire realtà con altre caratteristiche. “Non tollereremo in nessun modo – conclude la nota – una gestione discrezionale, come avvenuto in passato, in cui hanno avuto la precedenza realtà sportive che non hanno nulla a che vedere con i colori biancorossi e la loro storia. L’augurio dell’Asd Ovidiana è che la nuova amministrazione comunale nel calcio, ma non solo, privilegi sempre l’identità e la sulmonesità ai modelli ibridi”.

Domenico Verlingieri

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