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E’ partita la campagna abbonamenti della Nerostellati 1910 con l’auspicio di portare sempre più tifosi allo stadio Ezio Ricci. Dal ritiro di Pettorano sul Gizio l’addetto stampa Andrea Di Meo lancia un messaggio agli sportivi affinché possano dimostrare da subito il loro attaccamento alla squadra sottoscrivendo l’abbonamento. “Vogliamo aumentare la passione della gente – afferma – verso la squadra che merita il massimo apporto. I tifosi ed i Warriors in particolare nella scorsa stagione sono stati straordinari dimostrando di essere il dodicesimo uomo in campo. Quest’anno abbiamo bisogno di un sostegno maggiore perché l’Eccellenza sarà un campionato più duro, l’incitamento verso i colori nerostellati è pertanto fondamentale. Con l’abbonamento vogliamo facilitare l’afflusso delle persone allo stadio sia di Pratola che delle località limitrofe visto che l’anno scorso siamo stati seguiti anche da persone di fuori che sono venute a vedere la nostra squadra perché abbiamo sempre dimostrato serietà. Ci rivolgiamo anche a quegli sportivi che sono venuti sporadicamente all’Ezio Ricci essendo l’abbonamento vantaggioso per tutti”. Per acquistare l’abbonamento rivolgersi ai punti autorizzati oppure telefonare al 346/0214396.

Pensando al prossimo campionato di Eccellenza ma senza dimenticare la recente stagione trionfale. Nasce sotto questi auspici l’iniziativa di dare alle stampe una pubblicazione che verrà presentata sabato 6 agosto alle 18 a Palazzo Colella. “Il libro, intitolato La Storia siamo noi, vuole ripercorrere la stagione memorabile in Promozione – spiega Di Meo – per raccontare le vicende della squadra. Contiene una raccolta di articoli e la descrizione delle emozioni che ogni singolo componente del Pratola calcio ha vissuto insieme ai ringraziamenti della società, del mister e dei giocatori più rappresentativi. Si tratta di pagine che ognuno dovrà conservare nelle librerie delle proprie abitazioni per farle leggere a tutti e, negli anni, tramandare il libro alle nuove generazioni per non scordare mai la grande impresa compiuta”.

Domenico Verlingieri

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