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SULMONA – Un lungo passo indietro negli anni per rivivere le emozioni dell’unica Olimpiade italiana del 1960 a Roma. Una sorta di amarcord l’appuntamento organizzato con le scuole dall’Amatori Atletica Serafini nell’aula magna del liceo scientifico Enrico Fermi di Sulmona. Grazie alla proiezione di un video è stato ricordato il grande momento che vide la nostra nazione protagonista in campo mondiale. Ospiti due relatori d’eccezione, i giornalisti Vanni Loriga e Augusto Frasca che hanno tracciato la storia dei Giochi olimpici romani. Vanni Loriga, editorialista di Sport Olimpici ed uno dei più esperti di atletica in Italia, ha ricordato Livio Berruti e Nino Benvenuti tra i protagonisti del 1960: “Le Olimpiadi romane sono legate principalmente al nome di Livio Berruti che conquistò il titolo sui 200 metri, uguagliando il record mondiale nel giro di poco più di un’ora tra la semifinale e la finale. Riuscimmo ad ottenere grossi risultati anche nel pugilato con tre medaglie d’oro grazie ad atleti passati poi alla storia come Nino Benvenuti. Ci furono inoltre altri grandi successi. I momenti più toccanti sono legati alla gara di decathlon quando Rafer Johnson riuscì a battere un suo avversario cinese dopo quaranta ore di sfida senza mai guardarsi in faccia. Il tutto si concluse con un abbraccio nel pieno spirito dell’esaltazione sportiva”. Augusto Frasca, originario di Barisciano e storico giornalista delle testate Corriere dello Sport, Paese Sera e Il Tempo ha parlato del successo ottenuto con le Olimpiadi del 1960 non solo in termini di risultati ma d’immagine: “L’Italia fu in grado di organizzare un evento di quella portata che ci fece fare bella figura all’estero. Si è sempre detto che i Giochi Olimpici del ’60 sono stati l’ultima dimensione umana. Si tratta di un’affermazione condivisibile perché l’accoglienza e la bellezza della città, l’entusiasmo degli organizzatori e dei volontari e l’eccellenza dei risultati conseguiti sul campo denotano un attestato storico che nessuno potrà mai cancellare”. Il presidente dell’Amatori Serafini Gino Carrozza è rimasto soddisfatto per la buona partecipazione degli studenti che hanno avuto la possibilità di conoscere una fase storica importante, irripetibile ai giorni nostri dopo il ritiro della candidatura di Roma dall’organizzazione dell’edizione del 2024. “Le Olimpiadi di quasi sessant’anni fa – ha detto Carrozza – sono andate un po’ nel dimenticatoio ed i giovani forse non sono nemmeno a conoscenza di quell’evento. Ho notato da parte loro molto entusiasmo. Ciò vuol dire che le Olimpiadi riescono a nutrire forte interesse. Peccato che per il momento non possiamo parlare di nuovi Giochi olimpici in Italia. Speriamo bene per il futuro”.
Domenico Verlingieri

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