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SULMONA. Potrebbe essersi uccisa Isabella Settanni, avvocatessa 53enne di Roma, che aveva ingerito nitrato di sodio, lo scorso venerdì, nella sua abitazione di Villetta Barrea. A giungere a questa conclusione, che conferma la prima ricostruzione investigativa, è stato il medico legale, Ildo Polidoro, che ha effettuato l’autopsia nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Sul corpo della donna non sono emersi segni di violenza o di colluttazione nè è stato trovato cibo nello stomaco. La morte è avvenuta per avvelenamento. Sono stati comunque effettuati i prelievi del sangue, il cui responso arriverà tra novanta giorni. La pista più accredita resta quella del gesto estremo anche se la procura di Sulmona continua ad indagare per istigazione al suicidio. I carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, dopo aver sequestrato la sostanza, il telefono e il pc della vittima, hanno controllato anche il cellulare del compagno per ricostruire le ultime ore di vita della donna. Settanni, dopo aver bevuto nitrito di sodio, aveva mandato un messaggio ad un’amica e collega di Roma, la quale aveva allertato i soccorsi.

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