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Secondo appuntamento con la Camerata Musicale che, domenica 30 ottobre alle 17.30, ospiterà l’Orchestra Tzigana di Budapest, nel suo unico concerto in Abruzzo, diretta dal M° Budai Sàndor che ne è anche violino solista. L’Orchestra, fondata nel 1969 da Antal Szalay (per anni direttore e violino solista), racconta la sua storia tra czardas (danze da taverna della pianura) e verbunkos (danze caratteristiche degli Ussari utilizzate in Ungheria per il reclutamento militare): forme musicali da considerarsi tzigane solo nella pratica, non nelle origini, ma ormai assorbite in ogni programma musical-popolare che si rispetti. forme musicali da considerarsi tzigane solo nella pratica, non nelle origini, ma ormai assorbite in ogni programma musical-popolare che si rispetti. Questa musica così intimamente radicata nelle radici nazionali vive e si trasforma grazie all’entusiasmo che sa trasmettere e che riceve dal pubblico. Gli artisti trovano spazi di improvvisazione grazie allo spiccato virtuosismo che richiedono queste composizioni. Espressione di una cultura meticcia, suonata regolarmente nei caffè e nei ristoranti di Budapest, questa musica ha saputo arricchire tanto il jazz quanto la moderna world music. Il suono tzigano appartiene ad un bagaglio enorme e ha contagiato anche numerosissimi compositori classici (Franz Liszt con la “Danza Ungherese n. 5”, Johannes Brahms:canzoni folcloristiche ungheresi e Aram Kaciaturiam: famosissima la “Danza delle spade”). La tradizionale orchestra tzigana è costituita da un violino, una viola, un violoncello ed un cimbalon e fa rivivere una bellezza esotica che appassionerà il pubblico del Teatro Caniglia

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