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SULMONA – Una quantità di radiazioni circa dieci volte inferiore rispetto a quella della Tac, ricostruzione in digitale e in alta definizione delle ossa mandibolo-mascellari e, infine, prenotazioni direttamente in reparto, con tempi di attesa di pochi giorni. All’ospedale di Sulmona è pronto a entrare in funzione l’apparecchio dentalscan di ultima generazione. Il nuovo gioiello digitale, dopo collaudi e prove, è uscito dai ‘box’ ed è già ‘in pista’ per effettuare esami agli utenti. Garantirà  un miglioramento della prestazione non solo per l’alta risoluzione (nitidezza) delle immagini ma soprattutto per una forte riduzione della quota di radiazioni emessa per effettuare l’esame. Finora, infatti, il test del Dentalscan, che serve sostanzialmente ad accertare lo spessore e  la consistenza delle ossa di mandibola e mascella, veniva effettuato con la Tac che emette radiazioni in quantità molto superiori. Il nuovo dispositivo digitale è dotato di proprietà tecnologiche avanzate poiché utilizza, tra l’altro, il sistema cone-beam. Di cosa si tratta? In parole semplici, il nuovo strumento analizza in modo minuzioso, scandagliandole a ‘fette’ minute, le ossa mandibolo-mascellari e poi ne fa una ricostruzione digitale, in modo da fornire un quadro completo e preciso di tutte le caratteristiche del tessuto. Nel linguaggio medico si parla  di tre ‘pacchetti’, con riferimento ai tre segmenti ossei che vengono ricomposti in versione digitale dal macchinario. L’esame dentalscan è indispensabile a chi deve fare un impianto alle arcate dentarie, lavoro che spetta al dentista di fiducia che per poterlo eseguire ha necessità di avere a disposizione lo specifico referto. Oltre ai vantaggi elencati, cioè meno radiazioni e più tecnologia, gli utenti avranno un’altra agevolazione, quella di poter prenotare la prestazione direttamente al reparto di radiologia, diretto da Rinaldo Mariani, con la possibilità, quindi, di fare l’accertamento nel giro di  alcuni giorni. La disponibilità di un apparecchio dentalscan, per l’ospedale di Sulmona, è una novità assoluta, resa possibile, oltreché dall’investimento deciso dalla Direzione generale della Asl 1, dalla formazione professionale svolta dai medici del reparto, necessaria per l’utilizzo di un moderno e sofisticato macchinario. Peraltro, a medio termine, il nuovo dentalscan verrà usato anche per altri tipi di accertamenti,  tra cui specifici esami di parti interne dell’orecchio,  necessari all’otorino per curare le otiti e altre malattie.
Redazione

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