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ABRUZZO – “La tesi secondo la quale SDP avrebbe esercitato pressioni sul Governo è risibile e del tutto priva di fondamento. La Convenzione che regola la concessione riporta tassativamente le condizioni per l’applicazione degli aumenti (dei pedaggi ndr), che sono dovuti al verificarsi di precise condizioni e calcolati con criteri del tutto oggettivi.
Pertanto, neanche il Governo può derogare a tali prescrizioni” E’ un passaggio della nota di Strada dei Parchi in merito a quanto emerso in questi giorni sull’inchiesta della Procura aquilana che indaga assieme ad altre 3 procure abruzzesi su manutenzione e sicurezza delle autostrade del concessionario, A24 e A25.
Il concessionario parla di “processo mediatico in atto in queste ore contro Strada dei Parchi e i suoi dirigenti che chiaramente non tiene conto dei fatti”, ed elenca una serie di temi sui quali vuole fare chiarezza. Si parte dal tema acqua-GranSasso, e nel qual caso “Tutte le attività che riguardano la regolazione e la prevenzione dei rischi riguardanti le condotte che si trovano sotto il Gran Sasso non sono di competenza di SDP”. (ANSA).

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