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SULMONA – Ricoveri ridotti al minimo, guarigioni contenute e contagi in doppia cifra ancora in salita. E’ questo il bilancio del Coronavirus per la giornata del 23 giugno in Centro Abruzzo. Nelle ultime 24 ore le rilevazioni sono pressocchè stabili ma i casi settimanali continuano a crescere, in linea con il trend regionale e nazionale. Rispetto alle 35 positività annotate sui registri Asl lo scorso 16 giugno, oggi il bollettino conta 53 contagi complessivi di cui 5 reinfezioni, che ora vengono messe nero su bianco dietro specifica disposizione. I 48 nuovi casi risultano così distribuiti: 25 Sulmona, 8 Pratola Peligna, 3 Introdacqua, 2 Scanno, 1 Castel Di Sangro, 1 Castelvecchio Subequo, 1 Pettorano sul Gizio, 1 Pescasseroli, 1 Villalago, 1 Raiano, 1 Goriano Sicoli, 1 Corfinio, 1 Pacentro e 1 Anversa degli Abruzzi. Il capoluogo peligno indossa la maglia nera del contagio. Lo segue a distanza la cittadina di Pratola Peligna dove si sta facendo sentire l’effetto degli assembramenti sotto elezioni. Il virus del post emergenza, con la sua accelerata estiva, sta mettendo a dura prova i luoghi sensibili del territorio, già provati da carenza di personale. In un’azienda sulmonese si è aperto ufficialmente un nuovo fronte di contagio tra i dipendenti. Sarebbero almeno una decina le positività accertate anche se le turnazioni e il lavoro a ranghi ridotti permette di contenere la diffusione del virus. Una nuova positività si registra in una struttura sanitaria di Pratola Peligna. Complessivamente sono 529 gli attuali positivi sul territorio, a fronte di 88 guarigioni messe a referto negli ultimi giorni. Non proprio un trend incoraggiante perchè il virus è tornano a correre più veloce con l’ondata estiva. Il parametro da tenere in considerazione, che permette di mantenere una relativa tranquillità, è quello delle ospedalizzazioni. I posti letto occupati si contano sulle dita di una mano. Gli attualmente degenti sono tre, di cui 2 in Valle Peligna e 1 in Alto Sangro. Un ulteriore ricovero è stato eseguito questa mattina presso le malattive infettive dell’Aquila. Il virus non rallenta ma nemmeno fa così paura come lo scorso anno.

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