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Con l’avvicinarsi del voto salgono di colpo anche le sparate farsesche dei candidati del centrodestra abruzzese. L’oscar per la sezione “cabaret” va oggi alla portacolori della lista Marsilio Elisabetta Bianchi, che attacca a casaccio Conte per distrarre l’attenzione dal tragico operato di Marco Marsilio su sanità, trasporti e giustizia. Del resto, non potevano andare diversamente questi ultimi cinque anni, visto che l’Abruzzo ha sperimentato la stagione del “governatore in smart working”, con il presidente Marsilio a Roma – la sua città – per larga parte dei giorni della settimana. La nuova rete ospedaliera della sanità abruzzese è stata approvata solo a dicembre, appena partita la campagna elettorale, lasciando la definizione dell’ospedale Dea di II Livello ovviamente ad un momento successivo alle elezioni, chissa perché…Intanto però la cura dimagrante di posti letto e servizi sanitari ha riguardato tutta l’area interna, da L’Aquila ad Avezzano, da Tagliacozzo a Pescina passando per Castel di Sangro e ovviamente la nostra città, dove anche per il punto nascite si è parlato molto ma non si è stanziato nulla per risolvere i problemi. Ricordiamolo a chiare lettere: Sulmona Dea di I livello solo sulla carta perché ad oggi ha zero investimenti aggiuntivi. Per non parlare delle scuole di specializzazione universitarie, abbandonate a loro stesse. Quindi l’approvazione della rete ospedaliera di dicembre è mera reclame, sulla stessa falsariga dei fondi per la Roma-Pescara. Dove il governo Meloni praticamente mette soldi che aveva tolto esso stesso, ma per finanziare solo il tratto Pescara-Chieti, e a partire dal 2027. Agli abruzzesi però viene fatto credere che viene finanziata la Roma-Pescara. Siamo all’illusionismo puro, così come sulla questione della geografia giuridiziaria: in commissione Giustizia al Senato il sottosegretario Delmastro si è persino rifiutato di fornire i dati sui presidi giuridici di molte aree del paese, fra cui l’entroterra abruzzese. Questo perché non c’è la minima intenzione di intervenire, da nessuna parte. Pure qui, il centrodestra si prodiga in una sciatta televendita di pentole. E per fortuna che parliamo del collegio dove alle politiche del 2022 è stata eletta la premier Meloni. Invito alla Bianchi ha essere un pochino più cauta: a sfociare nel ridicolo si fa prestissimo”. Così in una nota il candidato al consiglio regionale del M5s, Attilio D’Andrea.

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