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“Il Collegio concorda con la decisione del T.A.R. di considerare corretto l’annullamento delle schede
con le quali era stata rispettivamente espressa la preferenza per la lista n. 3 e per il candidato consigliere Enrico Caranfa (di cui al terzo motivo di appello) e per la lista n. 3 e per il candidato consigliere Roberto Sciore (di cui al quinto motivo di appello), per l’asserita presenza di segni di riconoscimento sul retro della scheda”. Lo ha messo nero su bianco il Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso depositato dalla minoranza consiliare di Villalago sull’esito delle elezioni amministrative del 4 ottobre dello scorso anno che portarono alla vittoria dell’attuale primo cittadino, Fernando Gatta, per soli quattro voti. Sostanzialmente i giudici del Consiglio di Stato hanno confermato quanto sentenziato già dal Tar in ordine a tre delle cinque schede elettorali contestate, anche quella che ha assegnato il voto a Gatta. Per cui, essendo lo scarto tra le due liste in corsa di quattro voti, “perdono di consistenza” le altre censure, come rileva il Consiglio di Stato nel dispositivo, venendo meno la prova di resistenza. Gatta può quindi tirare un definitivo respiro di sollievo poiché resta in sella come sindaco di Vilallago. Il Consiglio rigetta il ricorso e compensa le spese di lite.

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