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SULMONA – Tre anni abbondanti ci sono voluti per normalizzare il Covid che non occupa più le pagine della cronaca. Tre anni per riappropriarsi di stili di vita e abitudini. Tre anni di saliscendi in ospedale con un sistema sempre in affanno non per la virulenza dell’infezione ma per la carenza di spazi e personale. La rilevazione odierna, che emerge dall’aggiornamento settimanale dei dati, segna quindi un passaggio storico. Il territorio peligno sangrino azzera i ricoveri legati in qualche modo al Covid. Nessun paziente risulta ricoverato in ospedale mentre in 19 rimangono attualmente positivi. Numeri che lasciano il tempo che trovano dal momento che anche la Asl ha smantellato la postazione dei tamponi molecolari mentre nelle farmacia non c’è più la fila per gli antigenici. Per fortuna. Lo scorso anno a quest’ora tutti i cantori della processione venivano sottoposti a tampone per le prescrizioni in atto. Altri tempi. Fortunatamente. Resta l’effetto emotivo, sociale e sanitario di un’emergenza senza precedenti storici che più che rafforzare il sistema lo ha ulteriormente indebolito.

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