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Chi sono i giovani, quale cultura esprimono, quali sono i loro valori, le loro aspirazioni. A questi interrogativi, la sociologia nel corso del tempo ha dato risposte sempre diverse l’una dall’altra. Nelle scienze sociali non appare una definizione unica di “giovinezza”, perché con questo termine si indica un concetto fluido, dai confini e dai caratteri incerti. È necessario trarre dalla gioventù le caratteristiche, le trasformazioni e le contraddizioni, riflettendo non soltanto sui dati storici della trasformazione della cosiddetta “giovinezza”, bensì sugli elementi fondamentali di ciò che gli adulti, i genitori e i formatori riescono a trasmettere con l’esempio della loro vita quotidiana. “Guidiamo i giovani nel miglior modo possibile, aiutiamoli, sosteniamoli, con la consapevolezza che i giovani non sono mai un problema, ma una preziosa risorsa del futuro, contrariamente a quanto si pensa da che mondo è mondo – dice Settimio Santilli, Sindaco di Celano, in un post su facebook – Per capirli senza demonizzarli, dobbiamo tornare indietro con la memoria e fare tesoro di quando anche noi alla loro età abbiamo sbagliato. settimio-santilliAvremo una visione più obiettiva e serena ed un confronto più lucido con loro contribuendo in maniera positiva alla loro crescita. Facciamo tesoro del nostro passato, per avere generazioni sempre migliori. Diamo fiducia ai nostri giovani”. Non è sufficiente augurare ai giovani un futuro migliore, perché loro sono già il futuro. Troppo spesso i ragazzi vengono criticati per non essere più quelli di una volta e di non esprimere le loro idee. Ma perché accade tutto ciò? La colpa è di una società, sempre più disorientata nella quale i giovani hanno poco spazio. I giovani delle generazioni precedenti avevano i loro ideali, lottavano per obiettivi di riqualificazione sociale e di affermazione di un’idea di libertà, democrazia e partecipazione e lottavano per il lavoro. Il Sindaco di Celano continua il suo pensiero citando Socrate, Esiodo, un Sacerdote dell’antico Egitto e l’incisione di un vaso dell’antica Babilonia. “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, si burla dell’autorità e non ha alcun rispetto degli anziani. I bambini di oggi sono dei tiranni. Non si alzano quando un vecchio entra in una stanza, rispondono male ai genitori. In una parola sono cattivi (Socrate 470 a.c.)”. “Non c’è più alcuna speranza per l’avvenire del nostro paese se la gioventù di oggi prenderà il potere domani, poiché questa gioventù è insopportabile, senza ritegno, spaventosa (Esiodo 720 a.c.)”. “Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori: la fine del mondo non può essere lontana (Sacerdote dell’antico Egitto 2000 a.c.)”. “Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore. I giovani sono maligni e pigri. Non saranno mai come la gioventù di una volta. Quelli di oggi non saranno capaci di mantenere la nostra cultura (Incisione su un vaso d’argilla dell’antica Babilonia 3000 a.c.)”. giovani_catanialiveuniversityÈ da apprezzare il pensiero di Santili. Ma occorre anche dire che nel tempo ci sono pur state delle modificazioni sociali, di pensiero, di vita e di relazioni, ma anche dello stesso sistema di analisi del cotesto. Non si può soltanto dire che il “disagio giovanile” c’era anche cinquemila anni fa. Sarebbe una giustificazione di alcuni atteggiamenti negativi dei giovani. Oggi, piuttosto, questi ragazzi sono incompresi da una società legata alla tecnologia, al materialismo, al personalismo eccessivo. Vivono in un ambito caratterizzato dai fenomeni di mafia, di corruzione e di conflitti di interessi, di una politica distratta e di famiglie spesso alle prese con una disoccupazione allarmante. E questi giovani guardano alla politica come una cosa che non gli appartiene e non la vivono attivamente, perché non hanno più fiducia in essa, poiché negli ultimi anni ha offerto soltanto incertezze e precarietà. Le soluzioni? Ce ne sono. Intanto occorre offrire fiducia alle nuove generazioni e proporre il recupero del senso della collettività e superare il concetto negativo dell’approccio con il mondo della politica. I giovani sapranno reagire per il cambiamento. (Le foto dei giovani sono di Radiobussola e Catania Live University)

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