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SULMONA – Un incontro immediato con il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis e con un funzionario dell’ufficio tecnico dell’ente per verificare lo stato delle procedure. E’ quanto è venuto fuori dalla conferenza di capigruppo del comune di Sulmona a proposito della vicenda del De Nino-Morandi, il plesso scolastico sulmonese chiuso dal 17 ottobre 2014 dopo i sigilli posti dalla Finanza dell’Aquila su una parte dell’immobile per presunti lavori sbagliati post sisma. La conferenza dei capigruppo spinge il piede sull’acceleratore e vuole risposte a stretto giro dalla Provincia dell’Aquila. “Abbiamo chiesto un incontro sia al Presidente e sia a un tecnico proprio per vederci chiaro e per avere lo stato dell’arte sulle procedure”- spiega il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio. Comune e Provincia hanno convenuto a inizio febbraio di chiamare in causa il Provveditorato alle opere pubbliche che sarà soggetto attuatore per l’esecuzione dei lavori. Nel frattempo l’imprenditore sulmonese Nicola Di Simone ha chiesto il parere dell’Anac sul progetto della ditta Afi che aveva ottenuto nel 2013 l’incarico di affidamento provvisorio da parte della Provincia, revocato subito dopo il sequestro, nel febbraio 2015. Chiama la città alla mobilitazione il comitato degli ex docenti che ha chiesto agli amministratori di Palazzo San Francesco una verifica immediata degli immobili comunali per ospitare i ragionieri e geometri e riportare i corsi a Sulmona. Non si esclude, a questo punto, una manifestazione di protesta.

Andrea D’Aurelio

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