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SULMONA – Non basta la minaccia della chiusura del Palazzo di Giustizia, la riorganizzazione dei servizi ospedalieri, la paventata soppressione del posto di polizia ferroviaria e l’insediamento di opere impattanti. Al folto elenco si aggiunge anche la riorganizzazione dell’area medico legale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps). Un altro pericolo incombe sul capoluogo peligno dal momento che l’Istituto Nazionale punta alla cancellazione dell’area medico legale di via Gennaro Sardi, con il potenziale accorpamento all’ufficio del capoluogo di regione. In Abruzzo sono sei i centri che garantiscono il servizio medico-legale dell’Inps ma, grazie alla riorganizzazione, diventerebbero quattro. A rischio l’area legale di Sulmona e quella di Avezzano. Eppure se si considerano le visite dirette, le revisioni di invalidità civile e di invalidità pensionistica l’attività dell’area legale dell’Inps di Sulmona resta operosa, nonostante l’equipe sia sotto organico. Sono circa 36 i comuni che beneficiano del servizio dalla Valle Peligna all’Altro Sangro, compresa la Valle Subequana. L’ufficio è aperto da lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30. L’Inps nazionale sostiene che “realtà troppo piccole, risentono inevitabilmente in modo eccessivo dell’influenza del territorio e non consentono un’adeguata collegialità, trasparenza e imparzialità decisionale, esponendo inopinatamente gli operatori anche a possibili pressioni locali”. Sono i dirigenti medici dell’area legale di Sulmona ad alzare la voce in queste ore e a porsi di traverso alla riorganizzazione disposta dall’Inps. “La tesi portata avanti non sta in piedi dal momento che la sottrazione dell’area medico legale recherebbe, al contrario di quanto sostenuto, notevoli disagi per l’utenza con i cittadini che sarebbero costretti a viaggi di fortuna per accedere al servizio, soprattutto coloro che hanno problemi di deambulazione”- spiegano i dirigenti che aggiungono: “per gestire la mole di lavoro servirebbe un potenziamento di risorse umane, altro che chiusura”. Si apre dunque un’altra battaglia per la città con i dirigenti dell’ufficio di via Sardi che sono in prima linea. L’auspicio è quello di coinvolgere, di pari passo, la politica e i cittadini.

Andrea D’Aurelio

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