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SULMONA – Da Pratola Peligna, passando per Prezza e approdando a Introdacqua. Rivive il fascino della festa di S. Antonio Abate nel segno della fede e tradizione popolare. Un santo conosciuto anche in Valle Peligna con la schiera di devoti che non si lascia sfuggire la data del 17 gennaio. A Pratola i festeggiamenti, curati dall’Arciconfraternita della Ss.Trinità, sono cominciati ieri con tutto il paese radunato in festa. Lungo le vie di Pratola sono state rappresentate le “Tentazioni di S. Antonio Abate” in costumi dell’epoca passata e intonando i canti tradizionali di questa ricorrenza. Oggi l’esposizione della statua del santo nella chiesa di S. Pietro Celestino V con la celebrazione della santa messa. Domenica 21 gennaio alle 14.30 in piazza Garibaldi si svolgerà la benedizione degli animali e dei carri agricoli alla quale sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno un animale domestico o anche animali da fattoria, così da poter realmente tornare al passato. In festa anche la comunità di Prezza. Oltre alla consueta benedizione degli animali, spazio anche a cori e musica popolare lungo le vie del centro storico, a chiudere, cena all’aperto e fuochi d’artificio. Il tutto organizzato dall’associazione Petrus de Pretio in collaborazione con il Comune di Prezza e il sindaco Marianna Scoccia. Introdacqua accende i fuochi invece di diverse località, non solo abruzzesi e del resto d’Italia ma addirittura del Nord Europa. Una festa più universale che suona come un grande abbraccio ai popoli. Quest’anno saranno esposti ed accesi: la Fracchia di San Marco in Lamis (Foggia), lo Schwedenfeuer del Centro – Nord Europa, ‘U Ardènte di Anversa degli Abruzzi. Nel Centro della Valle del Sagittario è tradizione secolare accendere i fuochi nei vari rioni del paese. Intorno al fuoco, ci si incontra, si mangia, si beve e si canta in allegria. Che la festa cominci.

Andrea D’Aurelio

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