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SULMONA – La situazione è tornata in piena emergenza, come denunciato a Onda Tg dal comitato dei malati oncologici. E la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila corre ai ripari. Con deliberazione del Direttore Generale numero 511 del 12 dicembre 2019, l’azienda sanitaria ha indetto un avviso di mobilità esterna, regionale e interregionale fra aziende ed enti comparto sanità, per la copertura di due posti vacanti da assegnare all’unità operativa complesso di oncologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e dell’unità operativa semplice del nosocomio peligno. La Asl cerca un Dirigente medico per entrambi i presidi, specificando che “in assenza di graduatorie utilizzabili, si rende necessario (ndr) bandire specifica procedura di mobilità esterna finalizzata al reclutamento di due unità di personale”. In dotazione a Sulmona c’è solo un medico perché l’altra dottoressa ha preso l’aspettativa per maternità. Una situazione che ha spinto il comitato spontaneo dei malati oncologici, lo stesso che mesi fa promosse una petizione per chiedere ad Asl e Regione di adeguare la pianta organica, a lanciare un accorato appello alle istituzioni, facendo notare che “i problemi dei malati oncologici, purtroppo non si risolvono da un giorno all’altro, aldilà del disagio fisico occorre di nuovo mettere in conto il disagio psicologico, perché nasce il panico di non poter essere seguiti e curati in maniera adeguata”. Il grido d’allarme partì anche dal Tdm che in Regione aveva depositato un dossier su oncologia, al termine del monitoraggio effettuato sul reparto, censendo il numero delle prestazioni eseguite e il bacino d’utenza. Uno studio che, si spera, non sia stato accantonato dal momento che il reparto è tornato in piena emergenza. Anche se ora si corre ai ripari.

Andrea D’Aurelio

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