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SULMONA – “Rispondere unitariamente all’arroganza aziendale”. E’ quanto chiede la Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila a Fim Uilm e Uglm dopo l’ulteriore licenziamento che si è registrato nello stabilimento Magneti Marelli di Sulmona. Quello della Fiom è un grido d’allarme contro i licenziamenti, provvedimenti disciplinari e continue e ripetute visite fiscali. Un fenomeno- fa notare il sindacato- che sta colpendo più lavoratori. Il caso è quello di un dipendente. In quindici giorni di malattia sono state inviate nove visite fiscali. Ogni volta che capita un evento, la domanda che ci viene fatta dal lavoratore colpito è se l’azienda lo può fare. Purtroppo spesso la
risposta che dobbiamo dare è: Sì, perché dipende dal CCSL”- rilevano dalla Fiom- “in quell’accordo sono previste tutte le deroghe necessarie all’azienda e non solo. Il sindacato lancia quindi un appello. “Prima di agire come al solito da soli, chiediamo a Fim Uilm e Uglm se, invece di auspicare in una magnanima azione unilaterale da
parte dell’azienda, non ritengono che il vaso sia colmo e che sia arrivato il momento di rispondere unitariamente all’arroganza aziendale”- concludono dal sindacato.

Andrea D’Aurelio

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