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SULMONA – Più di cento unità con diverse qualifiche professionali, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di radiologia sono a rischio dopo la scadenza dei contratti. Scatta l’emergenza occupazione nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. E a rimetterci potrebbe essere anche l’utenza con eventuali disagi riguardo l’erogazione dei servizi. Un quadro allarmante almeno secondo la Fials ( Federazione Italiana Autonomie Locali e sanità) che lancia l’allarme. “Quello che sta succedendo è il risultato di anni di continui tagli alla spesa per il personale, ma anche la mancanza di una seria programmazione degli interventi volti alle politiche per il personale, invocati infruttuosamente da tutti gli operatori sanitari”- denuncia il Fials non senza rimarcare che “gli amministratori che si sono succeduti al comando della Asl hanno sempre messo in primo piano il rispetto dei parametri imposti dai governi nazionali o regionali e non le esigenze del territorio e dell’utente, riducendo l’erogazione di prestazioni o esternalizzando interi servizi come mensa e cup. Quello che accade oggi ha dell’assurdo e dell’inverosimile e non è assolutamente accettabile che l’attuale dirigenza sia arrivata al giorno successivo alla scadenza dei contratti dei lavoratori senza aver programmato interventi risolutivi”. Poi l’appello alla Regione perché provveda alla nomina del Direttore Generale. “La nostra Asl copre un territorio che è pari a metà Abruzzo, necessita urgentemente di un vero Manager che abbia a cuore le esigenze degli abitanti dell’entroterra”- conclude Fials. Oggi, infatti, per erogare le prestazioni all’utenza e coprire i turni, sono in servizio lavoratori ai quali ancora non viene fatto sottoscrivere il rinnovo del contratto e la maggior parte di loro ancora non viene contattata dal proprio datore di lavoro per sapere se il contratto gli verrà rinnovato o meno.

Andrea D’Aurelio

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