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SULMONA – L’ospedale di Sulmona si organizza per aprire la lungodegenza ma servono medici. Ultimi giorni per rispondere agli avvisi diramati dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila che cerca figure specifiche per rinforzare l’organico carente. C’è tempo fino al prossimo 21 aprile. Dal nosocomio dell’Annunziata, dopo cinque anni di stallo e difficoltà, si spinge il piede sull’acceleratore per attivare un reparto particolarmente strategico poiché risponde alle esigenze della popolazione. Sul territorio peligno-sangrino, d’altronde, la fascia giovanile si è ormai ridotta al lumicino. Dagli ambienti ospedalieri circola con più insistenza la data del primo maggio che potrebbe rappresentare una sorta di spartiacque tra l’area grigia e la lungodegenza, piena di polvere poiché finora è comparsa solo sulla carta. Dai piani alti ci vanno con i piedi di piombo. “Non possiamo sbilanciarci con le date anche se ci stiamo attrezzando per dare seguito a breve all’attivazione”- spiegano dall’ospedale. La lungodegenza avrà al suo arrivo 15 posti letto. L’incognita riguarda la carenza di personale, già dominante sui vari reparti del presidio. La Asl vuole farsi trovare pronta ed ha bandito una serie di avvisi nelle ultime settimane, onde evitare di gravare sulla sola medicina. Resta il problema dello stop all’area grigia, già scomparsa negli altri nosocomi. In città è diventata una comodità per quelle persone fragili che continuano a fare i conti con il “nuovo” e più gestibile virus. Ma la direttiva aziendale appare chiara. La lungodegenza va aperta. Aspettando i medici

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