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SULMONA – “Prendiamo con favore la volontà della Lega locale di rivolgersi al Prefetto, così che possano essere chiarite veramente le mancanze ad opera di chi questa città l’ha amministrata per lungo tempo e in quei momenti decisivi del post sisma”. I consiglieri di Sulmona al Centro non hanno digerito la “ramanzina” del coordinamento cittadino della Lega che ha annunciato di rivolgersi al Prefetto sulle questioni di sicurezza delle scuole, post sisma e ristrutturazione dei Palazzi Pretorio e San Francesco. “L’escalation del partito salviniano è riuscita a risvegliare dal torpore, nel quale erano caduti personaggi politici, che Sulmona conosce fin troppo bene, dopo la dichiarata incapacità a sostenere un progetto di continuità di centrodestra unito e la bocciatura del Consiglio Comunale allorchè il sindaco Fabio Federico fu sfiduciato anche dalla sua stessa maggioranza”- ricordano da Sulmona al Centro- non senza rimarcare che “sembrerebbe che parlare di ricostruzione e messa in sicurezza sia più facile una volta abbandonati gli scranni di palazzo San Francesco. Come dimenticare che Sulmona nel post sisma del 2009 era governata dall’attuale salviniano, all’epoca Pdl, Fabio Federico. Lo sappiamo bene: era governata da un sindaco che, pauroso degli esiti, rinunciò a ricandidarsi favorendo la spaccatura del centrodestra e la vittoria del centrosinistra. Tornando ai fatti, Sulmona rimase fuori dal cratere (Berlusconi-Chiodi-Bertolaso-Federico), mentre Bugnara dentro. Strano, inaccettabile ma vero”. Da Sulmona al Centro insomma non le mandano a dire. In chiosa alla nota i consiglieri auspicano che “dopo aver presentato il dossier al Prefetto sulla sicurezza nelle scuole e sugli edifici, ci auguriamo che, in qualità di partito di Governo, la Lega di Sulmona sappia preparare anche un importante dossier sulla Centrale di compressione, così capiamo una volta per tutte come effettivamente la pensa Fabio Federico. In attesa delle elezioni di Sulmona, inoltre, ci auguriamo che la Lega aiuti la comunità sostenendo iniziative con il Governo per la difesa del Tribunale di Sulmona, non solo di Avezzano, e anche sul grande progetto di Casa Italia”.

Andrea D’Aurelio

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