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SULMONA- Tre anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, risarcimento da liquidare in serapata sede e pagamento delle spese processuali. È questa la pena inflitta ad un 42enne sulmonese, dal giudice Francesca Pinacchio, finito alla sbarra per i maltrattamenti in famiglia. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe maltrattato la sua ex per sette lunghi anni, dal 2013 al 10 marzo 2020, giorno in cui la donna decise di porre fine alla relazione. In particolare, stando agli atti, aveva posto in essere, nei confronti della propria convivente , anche in presenza della figlia minore , una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e morale, della libertà e del decoro consistiti in continue minacce, atti di disprezzo, offesa alla propria dignità nonché a violenze fisiche poste in essere nei confronti della stessa. In un’occasione aveva colpito la donna con calci e pugni tant’è che il 25 ottobre 2013 le lesioni furono refertate dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. Maltrattamenti abituali secondo l’accusa e secondo il giudice che ha condannato il 42enne.

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