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SULMONA – Si recano a un’agenzia funebre per richiedere un funerale. Scelgono il feretro, gli accessori, concordano il prezzo. Sembrerebbe tutto normale fin qui. Quando il titolare scopre però che si tratta di una truffa perché non c’è nessun morto, va su tutte le furie e si reca al Commissariato di via Sallustio per denunciare il caso. Una vicenda che ha dell’incredibile quella che vede protagonista un sulmonese, ricostruita dalla Squadra Anticrimine della Polizia di Sulmona. L’attività d’indagine, condotta dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, ha permesso agli inquirenti di denunciare tre persone per concorso in truffa. La storia, in verità, comincia lo scorso anno quando un giovane titolare di un’agenzia di pompe funebri di Sulmona sporge denuncia nei confronti di un uomo per minacce. E’ proprio il denunciato a far pressione sul giovane, chiedendoli di ritirare la querela. L’uomo, a quel punto, pensa di architettare un piano che trarrebbe in inganno anche il più grande degli scaltri. Si inventa un funerale da commissionare al giovane in cambio del ritiro della querela. Entrambi si recano davanti ai poliziotti per formalizzare l’accordo. In quel frangente subentrano altre due persone. Una per telefono ( dal nord di Torino dice) che parla con il giovane proprietario dell’agenzia per concordare tutti i dettagli del funerale. L’altra, una donna, che si reca direttamente in agenzia per scegliere il corredo funebre. E’ tutto pronto. Quando il titolare dell’agenzia si reca nella frazione di Bagnaturo, il luogo dell’appuntamento, non trova nessuno. I tre all’improvviso spariscono dalla circolazione. Il giovane resta con l’amaro in bocca e racconta tutto alla Polizia. Una truffa davvero singolare. Per sdrammatizzare verrebbe da dire: “cose dell’altro mondo”.

Andrea D’Aurelio

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