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SULMONA – Un successo per il nuovo appuntamento della Camerata Musicale Sulmonese: “GERSHWIN SUITE” Marco Guidolotti Jazz Quartet.

Pubblico numeroso pronto ad applaudire.

L’originalità dello spettacolo: un progetto multimediale con immagini e video dedicato alla vita e alla musica del compositore statunitense, portato in scena dal “Marco Guidolotti Jazz Quartet” – in formazione Marco Guidolotti sax baritono, Felice Tazzini al pianoforte,  Francesco Puglisi al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria.

Voce recitante Gino Saladini, che è anche autore dei testi, il quartetto ha proposto un viaggio nella musica Jazz per raccontare la storia vera di George Gershwin morto a soli 39 anni.

La vicenda artistica e personale di un musicista che ha cambiato le sorti della musica mondiale, creando un ponte di connessione tra la musica accademica e il jazz . Un racconto della vita con aneddoti divertenti e a volte toccanti, un’esperienza intima ed entusiasmante, scritta e raccontata da Gino Saladini, con immagini e video inediti della New York degli anni ‘20 e ‘30 che scorrono dietro i musicisti.

Questo straordinario abbinamento delle scene della New York di allora e l’attuale presenza dei musicisti sul palcoscenico ha suscitato grande interesse del pubblico che ha sottolineato ogni brano con convinti prolungati applausi.

Preziosa, professionale, sobria la partecipazione in voce di Gino Saladini il quale ha raccontato di Gershwin particolari della vita ed aneddoti , mai pubblicati e certamente poco conosciuti.

Vogliamo solo ricordare un particolare raccontato da Saladini: Gershwin, probabilmente aveva anche il dono dell’umiltà, adorando Maurice Ravel, un si recò a Parigi, andò da lui per chiedere lezioni, ma la risposta del  Maestro Ravel fu questa: “Perché vuol diventare un mediocre Ravel, quando è già un ottimo Gershwin?”

Vasto il programma della serata, Gershwin ha composto moltissimi brani. Eseguiti dal quartetto : Oh Lady be good, But not for me, Lover man Rapsodia in Blues e molto altro.

Gaetano Trigilio

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