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Sante Marie, un borgo ai piedi dei Monti Carseolani, nella Marsica abruzzese a pochi chilometri dal confine regionale con il Lazio. Sfiorato dalla via Tiburtina Valeria e, dopo aver scavalcato le montagne, scende verso Tagliacozzo e il Fucino. E’ in questi luoghi pieni di storico fascino che nasce il Cammino dei Briganti. Grazie a Luca Gianotti, Alberto Liberati e altri accompagnatori che hanno individuato e segnato il Cammino. Gianotti, modenese di origini, vive da vent’anni nella Marsica, e da oltre dieci anni propone cammini con gli asinelli sui sentieri del Velino. Da quell’esperienza e da quel lavoro nasce il Cammino dei Briganti. Un lavoro di volontariato che dura da alcuni anni, e che prosegue tuttora, che significa segnatura con vernice, cartelli e adesivi, pulizia dei sentieri da vegetazione e rovi, ma anche significa il coordinamento, la comunicazione e il tentativo di costruire le reti necessarie perché il Cammino stia in piedi, tutto fatto a proprie spese.


Il Cammino dei Briganti è un trek di 91 chilometri e sei tappe che inizia e termina a Sante Marie, percorribile in sette giorni sulle orme dei briganti tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Tocca piccoli (o minuscoli) borghi come Nesce, Val de’ Varri, Santo Stefano e Rosciolo, monumenti come la chiesa romanica di Santa Maria in Valle Porclaneta e centri più consistenti come Magliano de’ Marsi e Scurcola Marsicana. Una variante più ripida, da fare soltanto in estate, sale ai 1788 metri del Lago della Duchessa. Partenza e arrivo da Sante Marie, vicino a Tagliacozzo. Il territorio attraversato da questo cammino è un territorio di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico. I briganti vivevano sul confine per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia. I briganti non erano malviventi, erano più simili ai partigiani, lottavano contro l’invasione dei Sabaudi, che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito. Erano spiriti liberi, che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni, e per questo erano entrati in clandestinità. Una storia fatta anche di rapimenti, riscatti, e tanta violenza. Una storia di 150 anni fa. Oggi l’esperienza dei viaggiatori antichi viene riproposta basata sul viaggiare a piedi da paese a paese lungo questo cammino di 7 giorni, tutto ben percorribile, segnato e con posti tappa attrezzati. Il sentiero è percorribile anche solo in parte, tappa per tappa. E ci si può appoggiare a piccole strutture familiari, ma si può anche vivere l’avventura di percorrerlo in tenda.

Di notevole interesse sono anche i Murales reliazzati lungo il percorso. A Scanzano c’è un caratteristico e suggestivo murales dedicato ai viandanti in cammino. È stato disegnato sul muro esterno dell’affittacamere ‘La Casa dei Nonni’. Uno è stato realizzato sulla settima tappa, nel suggestivo e caratteristico San Donato su una intera parete della ‘Casa di Giulia’. Un’opera gigante capace di veicolare un messaggio di speranza, fiducia, libertà e fatica: un tesoro per tutti i camminatori. Raffigura un uomo e una donna nell’itinerario del loro cammino, una lussureggiante vegetazione e la voglia di libertà che sono all’apparenza le uniche alleate in questa impresa. L’artista regala al camminatore suggestioni che possono riempire di senso le attese legate alla propria storia esistenziale. Il turista è invitato dal murales anche a una pausa per riflettere sulle infinite attese, sulle speranze e alle gioie che il percorso ha offerto a sé stessi. Un altro murales è stato realizzato in un’altra tappa del Cammino, che ha impreziosito la facciata della “Fonte”, a Nesce, rappresentando la figura del brigante. Entrambi realizzati dall’artista Graziella Gagliardi

Nello storico Palazzo Colella è nato il Museo del Brigantaggio, che racconta la storia dei difficili anni tra il 1861 e il 1870 con manifesti, fotografie in bianco e nero, armi d’epoca e altri cimeli. Il Cammino si svolge al confine tra il Lazio e la Marsica abruzzese. Negli anni, l’amministrazione di Sante Marie ha fatto entrare il paese in circuiti nazionali come le Città delle Grotte, le Città del castagno, i Borghi della lettura e i Borghi autentici d’Italia. Accanto al Cammino dei Briganti, grazie all’accompagnatore di media montagna Ercole “Wild” Marchionni, è stato segnalato il Cammino di Corradino, un itinerario di 21 o 31 Km, che si svolge tra boschi e piccole frazioni di Sante Marie come Scanzano, Santo Stefano e Castelvecchio, legata alla memoria di Corradino.Utilizzano in parte questo percorso i tre circuiti segnalati per mountain-bike (rispettivamente da 16, 30 e 40 chilometri) della Cicloturistica della Castagna, che inizia dal centro di Sante Marie. Nella prossima primavera, in una data ancora da definire, il Cammino di Corradino dovrebbe ospitare una gara di corsa in montagna. Nella Riserva, grazie a delle placche compatte e semi-nascoste dal bosco, dovrebbe crescere anche l’area dedicata all’arrampicata.

La magia di una notte in tenda sul Cammino dei Briganti

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