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L’Epifania nelle tradizioni cristiane orientali, è una festa cristiana che celebra la rivelazione di Dio incarnato come Gesù Cristo. Nel cristianesimo occidentale, la festa commemora principalmente la visita dei Magi a Bambin Gesù, e quindi la manifestazione fisica di Gesù Cristo ai Gentili.
Il termine “epifania” deriva dal greco antico, verbo epifàino che significa “mi rendo manifesto”,
La Befana è rappresentata, nell’immaginario collettivo, da una vecchietta con il naso lungo e il mento aguzzo, indossa un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate e viaggiando su di una scopa in lungo e in largo,porta doni a tutti i bambini. Nella notte tra il 5 e il 6 di gennaio, infatti, sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (sul cui fondo non manca mai anche una buona dose di cenere e carbone), la Befana vola sui tetti e, calandosi dai camini, riempie le calze lasciate appese dai bambini. Questi, da parte loro, preparano per la buona vecchina, in un piatto, un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo, oltre ai regali, i bambini troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.
Se il 25 dicembre è stato scelto come giorno di Natale sembra dalla festa pagana del Sol Invictus quando il sole vince sul giorno più lungo dell’anno, il solstizio d’inverno, ed era tradizione festeggiare 12 giorni dopo la dea Diana, dea dell’abbondanza e della cacciagione. La Dea non era rappresentata ovviamente come brutta e vecchia,fu la Chiesa Cattolica dell’Alto medioevo che, per condannare i riti propiziatori pagani, “trasformò” la Befana in una strega. Da qui la tradizione durante la festa dell’Epifania dei roghi della befana con i quali oggi si brucia l’anno vecchio e si da il benvenuto al nuovo.
In seguito la Chiesa Cattolica, superato forse il periodo di maggiore oscurità, volle limitare il significato diabolica della Befana attribuendole un’immagine più bonaria collegata alla storia dei Re Magi. Fu così che nacque la leggenda che diede poi origine alla
“tradizione della calza della Befana” motivo per cui la festa dell’Epifania è ancora tra le preferite dai bambini! In origine il carbone veniva inserito nelle calze come ricordo dei falò o comunque della stagione invernale, successivamente come “punizione” per i bambini disobbedienti.
Nel XII secolo si diffuse infatti la credenza che i Re Magi, in difficoltà nel cercare il luogo di nascita di Gesù chiesero informazioni ad un’anziana signora che si rifiutò di aiutarli e non volle seguirli per andare a visitare il “bambino”. La donna poi si pentì e dopo aver realizzato un cesto di dolci si mise alla loro ricerca ma non riuscendo a trovarli si fermava ad ogni casa donando dolciumi a tutti i bambini che incontrava. Da quel momento si diffuse l’usanza di lasciare fuori dalla casa gli scarponcini e le calze dei bambini affinché nel suo lungo viaggio la befana potesse cambiarseli o meglio augurandosi fossero riempiti di dolciumi!
Vediamo dove poter festeggiare:
a L’Aquila, ovviamente, l’appuntamento più ricco e divertente con la Fiera dell’Epifania con 280 bancarelle Un appuntamento che ritorna dopo ben due edizioni di stop provocate dalle restrizioni relative al contenimento del contagio da Covid 19. Centro storico strapieno, specie nelle vie e nelle piazze interessate dalla presenza degli stand dislocati lungo corso Federico II, piazza Duomo, viale Gran Sasso, via Tagliacozzo, Fontana Luminosa, viale Malta, via Signorini Corsi, via Castello, via Zara, via Panfilo Tedeschi e piazza San Bernardino. Le calze dell’epifania sono state riempite con zafferano, tartufo, vasetti e barattoli di sottoli ma anche con prodotti di nicchia e meno conosciuti come sidro di mele e cosmetici di latte d’asina. E per i più golosi, spazio anche per lo street food con panini a chilometro zero preparati con porchetta, salami e formaggio. Gettonatissime, lungo tutto il percorso, anche le piadine romagnole, alimento “tradizionale” per la fiera dell’Epifania insieme ai dolciumi che solitamente riempiono le calze della befana.
A Rivisondoli si rivive l’atmosfera del Presepe Vivente, quest’anno giunto alla 72^ edizione,con oltre 400 figuranti. Come da tradizione, il bambinello sarà impersonato dall’ultimo nato del paese e in quest’edizione sarà il piccolissimo Giorgio Raucci Martini, che ha poco più di 50 giorni. Alle 18, ormai all’imbrunire, avrà luogo la rappresentazione del presepe vivente, che si terrà nella suggestiva atmosfera
della piana di Piè Lucente.
A Scanno il 5 gennaio, nelle ore notturne, si svolge la Serenata delle Chezette, la festa delle calzette, con allusione alla calzetta dell’infanzia. Ogni anno alla vigilia dell’Epifania un gruppo di cantori ripete questa tradizione, sotto gli sguardi delle ragazze e dei turisti: i giovani e gli uomini del paese si recano sotto le finestre delle donne e , cantando al suono dei più vari strumenti, ottengono a promessa di abbondanti cibarie, da ritirare il giorno successivo. Una delle tante tradizioni di canti abruzzesi di questua, che attrae sempre più curiosi, certamente anche per il fascino di questa bellissima località.
A Manoppello, il meraviglioso scenario dell’abbazia di Santa Maria Arabona ospiterà il 5 gennaio alle 18.30 il Concerto dell’Epifania. Saranno eseguiti da maestri locali di pianoforte e arpa celebri brani di Bach, Beethoven, Paradisi, Godefroid, Liszt e Vinciguerra. Nella seconda parte ci sarà l’esibizione della Schola Cantorum Sancta Maria Arabona.
Domani, a Castelvecchio Subequo, dalle ore 15.00, tutti in Centro Storico, grandi e piccini, a festeggiare l’arrivo della vecchina più dolce e deliziosa che c’é!!! Porterà con se tantissimi doni per i bambini delle scuole elementari, materna e asilo nido. Ad accoglierla ci saranno, oltre agli immancabili mercatini e
prelibatezze dei produttori locali, panini con salsiccia e pizze fritte,bibite e panettoni, waffle calde e farcite, vin brûlé e degustazione di vini dell’azienda vitivinicola “Tenuta Pescarina” di Spoltore. Tutto il pomeriggio sarà allietato dallo spettacolo per bambini di Milleventi Sulmona con musica, baby dance, tiktok dance, face painting, bolle di sapone giganti e mascotte Minions.
Sarà una festa della Befana indimenticabile, piena di doni, allegrissima, divertentissima, dolcissima e …gustosissima!!!
Domani dalle 12:00 Piazza Plebiscito a Castel di Sangro sara’ di nuovo protagonista di una grande giornata di festa. Dopo il successo del capodanno la piazza nel giorno della Befana tornera’ ad essere un punto di ritrovo della citta’, un grande salotto per tutti coloro che vorranno deliziarsi delle specialita’ gastronomiche degli stand, dei bar e dei ristoranti accompagnate dalla musica di Dj Antony.
E da non perdere è l’immancabile appuntamento a Pettorano sul Gizio con la 61a edizione della Sagra della Polenta: la polenta rognosa verrà degustata in piazza Umberto I, dove la Pro loco ha allestito sedie e tavoli per gli ospiti. Ma c’è anche la polenta con carne di maiale o accompagnata dai mugnoli. Ciambelle fritte, dolci e bevande.

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