banner
banner

“ Apprendiamo dalla stampa che gli hacker abbiano inviato alla Asl 1 una richiesta di riscatto e che siamo quindi in una situazione gravissima, sotto ricatto per inettitudine. Da quattro giorni tutti i dati in possesso della Asl della Provincia dell’Aquila sono in mano a cyber criminali. E per tutti i servizi, anche quelli più urgenti si è tornati agli anni 80, con il cartaceo ed i conseguenti disagi e carenze insopportabili. Su tutto ciò c’e’ un silenzio inquietante dei diretti responsabili. Non parla il presidente della regione assai affaccendato  nei selfie del Giro d’Italia, ne’ il direttore generale della Asl Romano scelto da Marsilio, in silenzio anche il sindaco Biondi, presidente del Comitato ristretto dei Sindaci e prolifico di comunicati e post  autocelebrativi  sulla “qualunque”. Ma in questa vergognosa  vicenda c’è poco da autocelebrarsi e si preferisce l’assordante silenzio. Gli hacker hanno messo in scacco la Asl1 e chiedono un riscatto, non è la trama di un film di fantascienza, siamo di fronte ad una evidente falla del sistema di cybersecurity della nostra Asl. Sono stati programmati e assicurati nel tempo investimenti mirati e strategici in innovazione tecnologica? Ci si è rivolti a soggetti adeguati a fornire servizi di protezione di dati così sensibili? Anche  nel recovery plan la cybersicurezza è stata individuata come una delle priorità. Ma il sistema antivirus scelto dalla Asl per sostituire quello acquistato in precedenza con  il carattere e le procedure dell’urgenza evidentemente non ha retto.  Ed oltre alla delicatissima questione della privacy violata e su cui ogni persona eventualmente colpita potrà rivalersi sulla Asl e sulla regione, gravissima  è anche la situazione per i servizi di prenotazione ed organizzazione. Gli hacker dichiarano di avere più di 500 Gigabyte di dei della Asl e di pubblicarli in più fasi se non si arriverà ad un accordo. C’è solo da ringraziare chi ora si sta prodigando nelle indagini e nel delicato lavoro di bonifica e  di sblocco dei sistemi informatici della Asl, faccio appello affinché i tempi non siano biblici e che regione ed Asl investano le necessarie risorse in questa emergenza gravissima. Nel frattempo mi arriva da diversi cittadini over 65  la segnalazione che il vaccino propagandato da Regione ed Asl per l’herpes zoster (cosiddetto fuoco di Sant’Antonio) non è disponibile e che ci si reca inutilmente al centro vaccinale con imbarazzo del personale a dover dire che non hanno il farmaco e con evidenti disagi per gli anziani che si recano spesso con difficoltà logistiche notevoli senza essere stati informati della impossibilità di avere il servizio annunciato.”

Così dichiara l’on Stefania Pezzopane consigliera comunale, della Direzione nazionale Pd

Lascia un commento