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“Una revisione delle circoscrizioni giudiziarie è allo studio del nostro ministero: vi è una giustizia di prossimità che è venuta a mancare e rischiamo di fare la fine degli esiti negativi della sanità che abbiamo visto durante il Covid, quando per accentrare la specializzazione in alcuni settori abbiamo visto la sanità di prossimità vicina al cittadino venire meno, con degli effetti funesti”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, rispondendo al question time alla Camera: “Ribadendo che l’obiettivo della legge delega del 2011 sulla geografia giudiziaria era quello, nell’ottica di una spending review, di allocare al meglio le risorse e di velocizzare i processi, non ha avuto gli effetti sperati. Il Governo ha già prorogato alla data del 1 gennaio del 2025 il rinvio della soppressione dei tribunali dell’Abruzzo e ha, appunto, all’esame la possibile riapertura degli uffici giudiziari già soppressi, anche con eventuale rimodulazione delle competenze territoriali. La priorità del nostro intervento ha quindi imposto l’inserimento di un disegno di legge gia’ collegato alla legge di bilancio 2023, e quindi nel Documento di economia e finanza licenziato dal Consiglio dei ministri. C’è la richiesta di istituzione di una sezione distaccata della Corte d’appello di Venezia con sede in Verona”. Il ministro ha infine sottolineato la “particolare complessità dei conflitti di interessi che esistono quando si toccano queste materie sensibili, ma vi rassicuriamo – ha concluso – che il Governo pone la massima attenzione alle difficoltà che sono emerse dopo la legge del 2012”. 

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