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SULMONA- Ha l’obbligo di dimora sul territorio comunale di residenza ma, ossessionato dall’amore non corrisposto, continua a stalkerizzare la sua amica sui social tramite un profilo fake, arrivando perfino a pubblicare le foto della lapide dei genitori di quest’ultima, entrambi deceduti. Ha dell’incredibile la storia che vede protagonista un 31 enne della Valle del Sagittario e una 50 enne di Sulmona, già balzata alle cronache nei mesi scorsi. Il giovane l’altro giorno è stato denunciato dalla donna presso la caserma dei Carabinieri di via Sallustio per le reiterate molestie sulla rete sociale di facebook. Nello specifico la vittima ha prodotto 33 screenshot che si riferiscono al periodo 16-29 agosto nel corso del quale il 31 enne avrebbe pubblicato post e foto, non dal tenore minaccioso, ma ossessivo. Contestualmente avrebbe minacciato in modo grave l’attuale compagno della donna che procederà con querela di parte. Lo stesso, già condannato nel 2018, si trova sotto processo per stalking e nelle ultime settimane è stato raggiunto da una doppia misura cautelare. Prima il divieto di avvicinamento alla donna e poi l’obbligo di dimora, viste le reiterate violazioni del provvedimento dell’autorità giudiziaria. L’aggravamento della misura cautelare avrebbe frenato le condotte persecutorie ma permane una situazione di disagio per la donna, viste le molestie ossessive su facebook, per le quali la stessa ha presentato l’ennesima denuncia chiedendo ai militari di “chiudergli” il profilo. Il giovane avrebbe posto un diritto di proprietà sulla vita della 50 enne tanto da scavare anche nel suo alveo familiare, arrivando fino al cimitero dove si è recato per immortalare la lapide con la foto dei genitori della donna e postarla sui social. I due si erano frequentati per un periodo come amici. Poi, non volendo lei trasformare la relazione in un rapporto sentimentale, sarebbe scattato tutto il repertorio degli atti persecutori. Una vicenda assai delicata che ha spinto l’avvocato del 31 enne a chiedere una perizia psichiatrica per il suo assistito nel corso del processo in atto.

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