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SULMONA – Il mese di agosto ridà linfa e fiducia al punto nascita dell’ospedale di Sulmona. Sono ben 29 i parti che si sono registrati in 31 giorni, praticamente quasi uno al giorno. 22 sono stati i parti spontanei e 7 quelli cesarei. Un trend che si pone sulla stessa lunghezza d’onda delle indicazioni nazionali riguardanti l’abbattimento dei tagli cesarei. Da gennaio ad oggi sono 172 i parti effettuati ancora ben lontani dalla soglia dei 500 ma è indubbio che per il reparto di ostetricia e ginecologia è iniziata la fase del rilancio. Il punto nascita continua ad operare ed il suo mantenimento è stato messo nero su bianco sul piano sanitario regionale ma per portare avanti la fase di rilancio servono anche dotazioni strumentali innovative nonchè la piena applicazione della pianta organica. Nulla si sa, ad esempio, sulla gara d’appalto per l’attivazione del parto in acqua. Secondo l’ultima denuncia della Fp Cgil la procedura negoziata sotto soglia è stata indetta lo scorso 2 maggio e prevedeva l’acquisto di letti elettrici per travaglio/parto, vasca per il parto in acqua e parete tecnica attrezzata modulare. Sono passati quattro mesi ed ancora non si è avuto riscontro degli acquisiti promessi.

Andrea D’Aurelio

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