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FIRENZE – Il pittore sulmonese Emidio Mastrangioli, è rientrato nella rosa dei vincitori del prestigioso “Premio Firenze di Letteratura e Arti Visive”, giunto alla XXXVII edizione. La proclamazione e premiazione dei vincitori si è svolta in una cerimonia solenne a Palazzo Vecchio, in un gremito Salone dei Cinquecento. L’artista Emidio Mastrangioli si è classificato nella sezione Pittura con l’opera dal titolo “Natura viva” realizzata nel 2019, olio su tela. Mastrangioli oltre ad aver ricevuto il diploma d’onore, sarà premiato anche con l’esposizione del dipinto nella Mostra dei finalisti del XXXVII Premio Firenze che sarà inaugurata il 3 gennaio a palazzo Bastogi, sede del Consiglio regionale della Toscana.
La mostra resterà aperta fino al 16 gennaio 2020.
Occorre anche dire che Emidio ha raggiunto una notorietà rilevante ed una tecnica pittorica che non sfugge ai critici ed esperti di arte, pertanto è stato inserito per il secondo anno consecutivo nel prestigioso “Catalogo dell’ Arte Moderna – Gli artisti italiani dal Primo Novecento ad oggi”- Editore Mondadori giunto quest’anno all’edizione numero 55 e presentato ufficialmente il 30 novembre dello scorso anno nella sala Dino Buzzati a Milano.
Mastrangioli è un giovane ma è già in possesso di un bagaglio artistico di rilievo. Ha partecipato a numerosi premi e rassegne nazionali ed internazionali. A soli 31 anni ha potuto mettere in bacheca importanti riconoscimenti ed attestati di rilievo. Pur partendo dal figurativo Mastrangioli si impone da anni nelle nature morte. Ma a Firenze ha presentato qualcosa di nuovo che rompe col passato: “Natura Viva “
Rivedendo qualche tratto della vita artistica di Emidio possiamo dire che dal 2007 l’artista abbandona quasi del tutto il paesaggio e la ritrattistica, le sue opere seguono un linguaggio del tutto originale si dedica quasi esclusivamente alla natura morta. La sua pittura diventa personalissima al di fuori di ogni scuola, stile o tendenza. Le sue tele riproducono bottiglie, pacchetti di sigarette, posacenere ed altro, linee sinuose ed alterate quasi a voler rappresentare la seduzione soprattutto verso i giovani di cose come l’alcol, il tabacco ed altro ancora che egli non raffigura, non dice, ma che si intuisce. Possiamo dire che l’artista lancia un chiaro messaggio ai giovani, non solo rappresenta bottiglie e pacchetti di sigarette, ma scrive in cima ad una sua tela “La rovina dell’essere umano:vino e sigarette” messaggio più chiaro non poteva esserci !
Gaetano Trigilio

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