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PETTORANO SUL GIZIO – Alla faccia della statistiche che vogliono il coronavirus “vincente” sulla voglia di vita delle persone anziane. Lui, ribattezzato di fatto nonno Speranza, ce l’ha fatta. Ha vinto lui, ha avuto la meglio, è guarito. E soprattutto si è fatto beffe di quel fatalismo dei commenti che derubricano i “nonni” ad un mero numero inevitabile, da far spallucce, in questa mattanza. Sotto l’albero è arrivata la guarigione per Erminio Trombetta, 93 enne domiciliato a Pettorano sul Gizio, che dopo cinquanta lunghissimi giorni è risultato negativo al tampone di verifico ed ha battuto il tanto temuto Covid. Per l’anziano è stata una lunga battaglia durata quasi due mesi. I primi sintomi sono comparsi lo scorso 30 ottobre. I sanitari dell’ospedale di Sulmona gli diagnosticarono una polmonite bilaterale, per cui si rese necessario il ricovero per una glicemia altissima. Il 93 enne è stato uno dei tanti pazienti che stazionò nell’area triage dove fu preso in carico per ben due volte fino a quando decise di curarsi a casa monitorato dai familiari. Le sue condizioni inizialmente risultarono particolarmente critiche. Poi le cure hanno sortito l’effetto sperato. Ieri è arrivata la buona notizia della guarigione formale con l’ultimo tampone negativo. “Durante questi due mesi è stato molto combattivo. Non si è mai perso d’animo e ha dato la forza anche a noi familiari”- racconta il nipote, il consigliere comunale, Alessio Imperatore. Un anziano di tempra forte, verrebbe da dire, che alla fine ha vinto la sua battaglia. Il super nonno diventa quindi un simbolo di resistenza per la comunità di Pettorano. Si merita l’appellativo di “ nonno speranza” in questo Natale così desolante.

Andrea D’Aurelio

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