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SULMONA – Una passeggiata all’area aperta o un giro comodo a bordo di un’auto? E’ uno dei dilemmi quotidiani che si presentano sotto gli occhi dei cittadini che devono combattere fra sedentarietà e scelte di mobilità sostenibile. E’ evidente che per lunghi viaggi camminare con le proprie gambe è impossibile ma spesso anche per spostarsi in centro o al supermercato si ricorre all’uso dell’automobile. Gli intervistati di Onda Tg non sembrano condurre una vita troppo sedentaria. C’è chi ama ammirare la bellezza della città facendo quattro passi, chi ricorre si all’auto ma solo in casi di necessità, chi sceglie la bici come compagna di viaggio in tutti i periodi dell’anno. La Commissione Europea ha già sensibilizzato la cittadinanza sul legame che sussiste tra il traffico e l’inquinamento atmosferico delle aree urbane. A parlare invece di pericoli legati alla sedentarietà è la sulmonese Nicoletta Romanelli, psicologa. ” E’ un pericolo prima ancora psicologico che fisico, in quanto consiste in un atteggiamento di pigrizia mentale nell’affrontare la quotidianità. Naturalmente a lungo andare tali abitudini scorrette vanno ad incidere sulla salute dell’individuo”- rileva Romanelli. “I frenetici ritmi di vita impongono tempi molto serrati che in parte danno conto dell’uso dell’automobile, però è anche vero che talvolta ciò viene addotto come scusa, a giustificare una sorta di indolenza acquisita dall’individuo. La nostra città permette di muoversi a piedi abbastanza agilmente eppure il traffico sta cominciando a diventare un problema serio”- conclude la psicologa.

Andrea D’Aurelio

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