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SULMONA – Sono accusati di essere responsabili dell’incendio doloso ai danni di tre auto che, quella notte del 12 agosto 2012 alle 3.50, erano parcheggiate in via Avezzano a Sulmona. Il primo, A.C, sarebbe stato il mandante mentre l’altro, M.R, avrebbe materialmente dato fuoco ai veicoli. Per conoscere la decisione del Tribunale di Sulmona si dovrà attendere il prossimo 3 ottobre quando ci sarà la discussione finale del processo e la sentenza ma nell’udienza celebrata ieri mattina il giudice monocratico, Marco Billi, ha nominato il perito Mario Di Napoli per eseguire la perizia psichiatrica su uno dei due imputati, il presunto mandante, per accertare se era o mano capace di intendere e volere al momento del fatto. L’ulteriore esame è stato chiesto dalla difesa. Sono passati sette lunghi anni da quell’estate di fuoco del 2012 quando di auto se ne bruciavano a volontà nel quartiere di via Avezzano, balzato più volte alle cronache per incendi dolosi. Nel corso della battente attività investigativa, curata dalla Squadra Anticrimine del Commissariato Ps di Sulmona coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, gli inquirenti riuscirono a raccogliere una serie di indizi e testimonianze per consegnare l’informativa alla Procura e denunciare i due sulmonesi. Tutto cominciò la notte dell’11 agosto quando due condomini, alle quattro del mattino, avvertirono dei strani rumori tanto da far desistere il piromane che è stato disturbato e messo alla fuga dalla luce che si è accesa all’interno di un’abitazione. Ma quell’operazione fu solo rimandata. La Polizia ascoltò un teste la cui dichiarazione collimava con il racconto di altri residenti che notarono, quella notte, una persona proprio in via Avezzano. La descrizione fisica e somatica resa agli inquirenti ha permesso di ricostruire il quadro indiziario e denunciare i presunti responsabili di quell’incendio. Fra i tre veicoli sui quali fu appiccato l’incendio c’è anche l’auto dell’ex di uno dei due imputati ( il mandante dell’operazione). La sentenza, dopo sette lunghissimi anni con il rischio prescrizione che è dietro l’angolo, potrebbe arrivare il prossimo 3 ottobre. Sono circa una sessantina le auto andate a fuoco fra via Avezzano, via Cappuccini e zone limitrofe negli ultimi nove anni. Incendi ancora impuniti, almeno la maggior parte, ma non tutti. Perché, come nel caso di specie, i presunti autori sono stati assicurati alla giustizia.

Andrea D’Aurelio

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