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SULMONA – “Un comportamento avulso da ogni logica da parte del consigliere del gruppo avanti Sulmona che, sempre più spesso, si rende protagonista di scivoloni e posizioni ambigue”. Non ci sta Sulmona al Centro a far passare in sordina le dichiarazioni del consigliere comunale Fabio Pingue sullo smantellamento del Dipartimento di Casa Italia. I consiglieri del gruppo di maggioranza si dicono non più disposti a tollerare atteggiamenti ambigui. Acque di nuovo agitate quindi in maggioranza. Non sono bastati tre rimpasti per riportare l’unione di intenti. A nulla sarebbe servita l’epurazione degli “elementi di disturbo” come disse il sindaco lo scorso 20 aprile in conferenza stampa. Ma il problema ora per Sulmona al Centro è l’atteggiamento di Avanti Sulmona e del consigliere Pingue. Sulmona al Centro vuole capire se Pingue vuole stare o meno in maggioranza. Altrimenti non ci sarebbero più i numeri.“Il gruppo Sulmona al Centro non è più disposto a tollerare atteggiamenti incerti di un collega di maggioranza, a partire da uscite fuori luogo in consiglio comunale come il riportare notizie sull’AGIR prendendo posizione durante le dichiarazioni di voto (notizie rivelatesi in seguito prive di qualsiasi fondamento di verità), passando per i discutibili rimproveri mossi nei confronti del sindaco, degli assessori e dei colleghi consiglieri, fino ad arrivare ad un inaccettabile balletto fra i banchi di maggioranza e opposizione condito da futili sponde alla minoranza e da documenti e ordini del giorno congiunti con SBiC”- tuonano i consiglieri di Sulmona al Centro che spiegano di non poter “rimanere in silenzio infatti dopo il comunicato firmato da Pingue e Balassone, nel quale il consigliere di Avanti Sulmona fa sostanzialmente una reprimenda all’assessore di proprio riferimento (titolare della delega Casa Italia) e a se stesso che aveva lavorato per gestire il tavolo di tecnici. Noi di Sulmona al centro siamo qui a testimoniare l’eccellente lavoro svolto dall’assessore Angelone e dai suoi predecessori Angelucci e Sinibaldi, per aver lavorato in sinergia con la regione per un progetto, quello di Casa Italia, partito ufficialmente il 3 luglio 2017 con la costituzione del dipartimento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Chiediamo quindi che Pingue faccia chiarezza sulla sua posizione ambigua e comunichi una volta per tutte se fa parte di questa maggioranza, altrimenti prenderemo atto della mancanza dei numeri per mandare avanti questo progetto amministrativo”- concludono nella nota i consiglieri.

Andrea D’Aurelio

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