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foto Angelo D’Aloisio SULMONA – Sarebbe tornato dall’Emilia Romagna nei giorni scorsi presentandosi in un’attività che opera sul territorio comunale di Sulmona. I gestori, dopo avergli chiesto da dove arrivava e se aveva informato le autorità competenti, lo hanno allontanato dal negozio a titolo precauzionale. L’episodio si è verificato poco prima del decreto “Io resto a casa”, varato dal governo Conte, che ha avuto una positiva ricaduta nella città delle metodiche abitudini. Il siparietto sui generis ha fatto parlare di sé, balzando alle cronache come esempio di prevenzione e tutela della collettività. Il primo giorno di “Sulmona protetta” non è andato poi così male. Dopo la nota stonata della ressa al Carrefour di Pratola Peligna per la spesa di mezzanotte dovuta alla paura dell’isolamento, non proprio legittima visto che i beni di prima necessità sono regolarmente in vendita, si è passati a una gestione più equilibrata delle uscite da casa. Il centralissimo corso Ovidio nelle ore centrali del pomeriggio era semi deserto, eccezion fatta per qualche persona che passeggiava per una semplice boccata d’aria. Anche negli altri quartieri della città si percepiva un flusso di persone più ponderato. Un leggere assembramento si è percepito solo in alcuni spazio pubblici delle zone pedemontane dove i cittadini si sono dati al footing e all’attività fisica all’aperto. Ieri è stata anche la giornata anche delle “chiusure responsabili” delle attività. Qualche bar e ristorante ha deciso di abbassare la saracinesca a scopo cautelativo, mettendo al primo posto la salute personale e collettiva agli incassi, ai quali però qualcuno dovrà pensare per i prossimi mesi. Il settore economico è in ginocchio e con ingressi contingentati, dalle 6 alle 18, i bar poco possono fare al tempo del Covid-19. Le attività aperte hanno comunque avuto a che fare con la Polizia Locale che ha avviato i controlli amministrativi. Il virus si vince insieme. Uscendo solo per andare a lavoro, fare la spese e per questioni indifferibili e legate alla salute. Insieme si riparte.

Andrea D’Aurelio

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