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SULMONA – Altro giro e altra corsa nel “Luna Park” di Palazzo San Francesco. “Pronti all’ultimo giro di valzer che i due direttori di orchestra hanno musicato per l’allegra compagnia. Canterà Annamaria Casini (tanto per rimanere in clima Festival di S. Remo). Da parte nostra, ci prepariamo a turarci le orecchie per non sentire le imminenti stonature e a bendarci gli occhi per non vedere i soliti scempi a esclusivo danno della cosa pubblica”.E’ un Franco Casciani in versione Amadeus quello che analizza la situazione politica all’indomani della formazione della nuova giunta comunale. Il Segretario del circolo Pd non ha peli sulla lingua per analizzare la situazione politica. “Con un colpo di teatro degno della migliore tradizione della commedia all’italiana, la sindaca si appresta a rimanere ancora saldamente (si fa per dire) al suo posto, nonostante il tonitruante consigliere Di Masci – da collocare nella minoranza, a giorni dispari, e nella maggioranza, in quelli pari – avesse a più riprese dichiarato finita l’amministrazione. Ma tant’è, rimasto da solo senza neanche più il fido scudiero che fin qui l’aveva assecondato pedissequamente, il nostro, ha dovuto far buon viso a cattivo gioco. A sostegno della sindaca, allora, una maggioranza ricompattata con assessori di sicura presa nel cuore di tutti, financo del consigliere Di Masci, il cui travaglio interiore, a questo punto, immaginiamo drammatico. Accanto agli evergreen Mariani e Cozzi, le new entry Bianco, Di Cesare e Zavarella, riconducibili ognuno ai rispettivi tutor, nel puro stile manuale Cencelli “d’antan”. Questo, l’asso nella manica calato dal primo cittadino sul tavolo delle trattative, con una abilità di manovra degna del miglior trasformismo, che neanche il governo Depretis negli ultimi decenni del diciannovesimo secolo”- tuona Casciani spiegando che “come di consueto, ingoiato il rospo della mancata sfiducia, fin li sostenuta dall’ intrepido conducator che aveva caricato a testa bassa in consiglio comunale, è stato apparecchiato, con sprezzo del ridicolo, l’ulteriore compromesso al ribasso. E’ nata la “giunta del Sindaco, di alto profilo” per completare in poco meno di un anno quel programma “vasto ed impegnativo” di cui non si è visto nemmeno l’ombra nei quattro anni fin qui trascorsi. La montagna ha partorito il classico topolino pratolano”-prosegue il Pd che chiosa con un pizzico di ironia e provocazione:  “vista la preponderante presenza di uomini della vicina ed amica comunità peligna a Sulmona, nelle partecipate (con entrambi gli amministratori) ed ora in Comune, chiederemmo alla prima cittadina pratolana di dare una occhiata, anche lei, a questa amministrazione dando qualche utile suggerimento ad evitare il baratro che si prospetta”.

Andrea D’Aurelio

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