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SCANNO – Richiedere in tempi urgenti un’audizione presso la commissione sanità della Regione Abruzzo e un incontro con l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, per esporre la causa che Scanno e il territorio intero patiscono a livello sanitario e attivare immediatamente una mobilitazione collettiva di tutte le forze politiche e sociali. Con una delibera dell’assise civica, riferita alla passata legislatura ma apparsa in queste ore sul sito istituzionale dell’ente, il borgo lacustre riarma la battaglia sulla sanità territoriale, in particolare sul depotenziamento del servizio 118. Dallo scorso primo aprile, solo per nove giorni al mese la Asl garantisce la presenza del medico a bordo dell’equipaggio mentre nelle restanti settimane è presente solo l’infermiere. Una rimodulazione che ha fatto scattare la protesta nel centro montano tant’è che il Consiglio Comunale ha deliberato compatto sull’argomento, opzionando perfino la mobilitazione. Tra le iniziative pianificate l’assise ha deciso anche di chiedere l’appoggio dei sindaci del comprensorio, in particolare del vicino comune di Villalago per la piena condivisione dell’iniziativa. All’assessore regionale si chiede, nello specifico, di revocare la decisione adottata dall’azienda sanitaria che continua a fare i conti con una carenza di personale senza precedenti storici. In particolare proprio il servizio 118 risulta in sofferenza se si pensa che fino a qualche mese fa le reperibilità di Castel Di Sangro veniva coperte dagli infermieri di Sulmona. Il prossimo mese, infine, altre quattro unità in servizio nell’ospedale peligno saranno collocate a riposo. Non un quadro roseo.

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