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SULMONA – “Cerchiamo di agire prima che avvenga il danno”.  Nel giorno del tavolo tecnico in Comune e del rientro in zona gialla per l’Abruzzo, la richiesta di chiudere le scuole cittadine arriva dall’esponente della Lega e docente guarita Covid, Ada Di Ianni. “Sono stata una delle prime ad andare in isolamento con la propria classe a causa del covid e già allora, a novembre, avevo consigliato a chi di dovere di chiudere le scuole. Purtroppo spesso in politica, ci si preoccupa di scontentare i genitori, non permettendo il funzionamento regolare delle scuole, ma di fronte ad un’emergenza come quella che stiamo vivendo, deve prevalere il buon senso e fare la cosa che meglio possa salvaguardare la salute della collettività“- insorge la maestra sulmonese esponente del Carroccio rimarcando che “ad ogni bambino e docente positivo, corrisponde una famiglia, con genitori, nonni, colleghi di lavoro, il danno che si può fare è enorme. Poco contano le rassicurazioni fatte dalla Azzolina, la verità è che l’emergenza, relativamente alle scuole, ha lasciato molto a desiderare, i bambini sono i maggiori portatori sani del virus e sicuramente, lasciando aperte le scuole, non si salvaguarda nessuno, tanto meno gli stessi bambini”. Da qui l’invito alla chiusura mentre gli addetti ai lavori precisano che tutte le misure di contenimento del contagio sono state applicate, anche in via preventiva. La situazione sicuramente è in continua evoluzione. Nelle ultime ore  sono state confermate le due positività al test rapido, di cui una legate all’ambiente scolastico (una docente della scuola media Ovidio), facendo salire a 27 il conto dei nuovi casi accertati ieri in Centro Abruzzo. Dal 21 gennaio ad oggi, solo nella città  di Sulmona, sono 23 le classi poste in isolamento dalla Asl mentre tre classi hanno già terminato la quarantena, proprio per le tempestive misure adottate.   In totale sono 54 i contagi tracciati in questo periodo, ovvero 10 docenti e 44 studenti. Il fronte più vasto riguarda l’Istituto Radice-Ovidio con il focolaio dell’ex Cescot che tocca la soglia dei 35 contagi.  Complessivamente sono 39 le positività riscontrate nell’Istituto. Segue l’Istituto Comprensivo Serafini- Di Stefano con 5 casi accertati, il Mazzini-Capograssi con 4 casi,  il Liceo Fermi con 2 casi, l’Istituto Maestre Pie Filippini con 1 caso. La valutazione tecnico-politica delle prossime ore si concentrerà su questi dati che fanno emergere un quadro vasto e preoccupante anche se monitorato, con un evidente sbilanciamento su un solo fronte scolastico. La preoccupazione è che l’effetto zona gialla con le scuole aperte porti a un peggioramento del quadro epidemiologico anche se, va ricordato, il virus si combatte dentro e fuori la scuola, ovvero nel quotidiano e sul territorio.

Andrea D’Aurelio

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