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SULMONA – Dare piena attuazione alla legge del 29 dicembre 2017, n. 266 al fine di sostenere gli interventi volti a promuovere la conoscenza della vita e delle opere di Ovidio. E’ questa in sintesi l’interrogazione depositata dagli onorevoli del Pd Stefania Pezzopane e Camillo D’Alessandro al Ministro dei Beni e delle attività culturale per chiedere conto della legge che ha istituto l’anno ovidiano. Una vicenda che rasenta il paradosso visto che le celebrazioni per il Bimillenario della morte di Ovidio dovevano concludersi nel mese di aprile 2018 ma poi si è reso necessario il prolungamento fino a dicembre. Si rischia quindi che i famosi 700 mila euro ( 350 mila per ogni annualità) saranno erogati quando tutto è finito. Una situazione kafkiana, -ha dichiarato Stefania Pezzopane- sembra non interessare a nessuno. La legge, approvata a fine 2017, si è incrociata con le dimissioni del governo Gentiloni e l’ordinanza amministrazione. La legge va attuata comunque, ma bisogna fare in fretta. Sulmona ha bisogno come il pane, di rafforzare il suo tessuto e la vocazione culturale. Siamo a disposizione del ministro e del comune per dare ogni contributo utile, ma questo silenzio e questa inerzia sono sconcertanti. Il governo faccia subito tutti gli adempimenti”. La legge prevede l’istituzione di un Comitato promotore delle celebrazioni ovidiane, presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri, composto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dal presidente della regione Abruzzo, dal sindaco del comune di Sulmona, dal presidente del Consiglio di amministrazione della DMC (Destination Management Company) Terre d’amore in Abruzzo, e da tre personalità di chiara fama della cultura e letteratura latina, esperti della vita e delle opere di Ovidio, nominati entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca; la legge ha previsto inoltre, la costituzione di un Comitato scientifico, composto da non più di dieci personalità di chiara fama della cultura e letteratura latina, esperti della vita e delle opere di Ovidio, responsabile delle iniziative da realizzare ai fini delle celebrazioni. Ma a luglio 2018 è tutto fermo. Per i fondi di Ovidio 2017 si prodigò anche l’ex senatrice di Forza Italia Paola Pelino ma ora la palla passa al governo quando ormai le celebrazioni sono al fotofinish anche se c’è la fase due che non si è mai aperta che prevede, fra le altre cose, la pubblicazione degli atti del Convegno Scientifico.

Andrea D’Aurelio

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