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SULMONA – Sgomberare il campo e lasciare all’assemblea dei soci il compito di individuare una nuova governance. È quanto ha chiesto questa sera l’ex amministratore unico del Cogesa, Franco Gerardini, intervenuto nel confronto pubblico tenutosi a Spazio Pingue, promosso da sedici sindaci del comprensorio. All’appello hanno risposto circa 120 persone. Non proprio un confronto ma un resoconto sullo stato patrimoniale ed economico della società partecipata, pure sacrosanto per l’utenza. Gerardini ha stigmatizzato l’operato dell’attuale Cda, riabilitato dal tribunale per le imprese, sulla gestione del personale visti i 43 contenziosi e sui rifiuti aquilani, tenendo in considerazione la qualità merceologica conferita in discarica. “Il contratto va immediatamente sospeso- ha ripreso Gerardini ricordando che dal 30 dicembre al 15 marzo si è recuperato più di un milione e 556 mila euro, a dimostrazione del percorso virtuoso attuato con la sola ordinaria amministrazione. “Il Cda si faccia un esame di coscienza. Se la gestione della discarica non cambierà, sarò io il primo a entrare nel comitato che si è costituito per tenere alta l’attenzione”- tuona Gerardini che nel suo triplice attacco annovera anche i giudici aquilani. “Nessuna ritorsione nella revoca. Perché i numeri che abbiamo più volte sviscerato confermano proprio la giusta causa. Se si fosse amministrato in maniera più efficiente negli anni passati questi problemi non si avrebbero avuti in seguito. Bastava fare interlocuzione corretta con tutta la struttura tecnico-amministrativa e con i fornitori”- conclude invitando a tenere le antenne dritte. Il focus sul Cogesa è contenuto in 24 pagine che Gerardini ha consegnato agli amministratori. Intanto per domani è convocata l’assemblea per votare la revoca della revoca per giusta causa del Cda, già certificata dal Tribunale. E’ molto probabile che i sedici sindaci pro Gerardini non si presenteranno.

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