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SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo sulla vicenda delle presunte molestie sessuali negli uffici del Caf di vico Del Vecchio. Nei prossimi giorni dal secondo piano di Palazzo Capograssi si procederà molto probabilmente ad inoltrare richiesta di incidente probatorio al giudice per le indagini preliminari, al fine di cristallizzare il quadro delle accuse e porre a confronto le due versioni dei fatti che appaiono discordanti. Da una prima ricostruzione si è appreso che un 18 enne, residente in un paese del comprensorio, si sarebbe recato nella mattinata del 27 luglio negli uffici della Camera del lavoro di un sindacato per sbrigare una pratica. Dal funzionario 50 enne sarebbe stato molestato, nel senso che quest’ultimo gli avrebbe toccato le parti intime. In un primo momento il giovane non avrebbe reagito, lasciando il luogo. Nel corso della giornata avrebbe raccontato tutto in famiglia fino a quando, intorno alle 20.15, il 18 enne sarebbe tornato al sindacato, scortato da quattro o cinque persone, tra familiari e amici. Sarebbe quindi scoppiata la lite furiosa che ha fatto scattare l’intervento sul posto di tre pattuglie dei Carabinieri per riportare la calma. Secondo la versione fornita dal giovane, pronto a produrre la messaggistica di whatsapp e anche una registrazione video alle forze dell’ordine, il dipendente dell’ufficio avrebbe aggredito la madre e poi avrebbe tentato l’estremo gesto, tanto da essere salvato dal padre della sua amica. Madre e figlio si sono fatti refertare in ospedale. Di tutt’altra natura la versione fornita dal 50 enne che si è dichiarato completamente estraneo ai fatti. Lo stesso non solo avrebbe negato tutte le accuse ma ha riferito di essere stato aggredito con calci e pugni tanto da recarsi in ospedale, dopo essere stato sentito in caserma dai Carabinieri. I sanitari del nosocomio hanno giudicato guaribili le sue ferite in cinque giorni di prognosi. Anche dal sindacato respingono le accuse sottolineando che, episodi come questi, difficilmente si verificano in un ufficio aperto al pubblico e in pieno giorno. Al momento sul tavolo di Procura e Carabinieri c’è solo la denuncia del 18 enne che ha messo tutto nero su bianco. Gli ulteriori accertamenti investigativi sono mirati a far luce sulla vicenda ancora tutta da ricostruire. Da qui il probabile ricorso all’incidente probatorio. Nel caso in cui venissero confermate le accuse, cambierebbe anche il paradigma della violenza sessuale, trattandosi come detto di un ufficio aperto al pubblico.

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