L’AQUILA – La Procura della Repubblica dell’Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio per Michela D’Amico, funzionario e rup della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per il settore beni e servizi. Al termine delle indagini preliminari, che erano state avviate lo scorso ottobre a seguito di un’articolata indagine svolta dai Carabinieri che perquisirono gli uffici dell’azienda, il Pm titolare dell’inchiesta ha ritenuto che il castello probatorio è solido per essere sostenuto in giudizio. Il Gup dovrà ora fissare l’udienza preliminare per decidere se far passare la linea della Procura o emettere sentenza di non luogo a procedere. La D’Amico, che tra le altre cose è anche assessore nel comune di Castel Di Sangro, deve rispondere di abuso d’ufficio, falso ideologico e calunnia. Al centro dell’inchiesta ci sarebbe l’affidamento del servizio di pulizia, sanificazione e disinfestazione dei presidi ospedalieri di cui è stata aggiudicataria una società cooperativa. Nello specifico la funzionaria, nel frattempo sostituita, avrebbe violato alcune norme dell’Anac in merito all’importo della gara, procurando alla coop un ingiusto vantaggio patrimoniale con conseguente danno per l’azienda. Avrebbe inoltre rilasciato l’attestazione di regolare esecuzione dell’appalto, nonostante due pareri negativi pervenuti al riguardo e avrebbe presentato una denuncia lo scorso anno attraverso la quale sarebbero stati accusati altri soggetti, pur sapendoli innocenti. Tutte accuse da riscontrare in fase di udienza preliminare che deve ancora essere fissata. L’inchiesta sugli appalti Asl ha aperto, come atto dovuto, il filone disciplinare.