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SULMONA – Al via gli interrogatori per le sette persone fermate dai Carabinieri per traffico illecito di droga e tentata estorsione. Una vasta operazione, denominata “Fenice”, che conta sette arrestati e diciotto indagati, oltre 74mila euro e 1 chilo e 200 grammi di hascisc e marijuana recuperati e sequestrati, un disturbatore di frequenze, un “pugno di ferro” utilizzato probabilmente per le tentate estorsioni. Gli inquirenti hanno spiegato che le indagini sono scaturite da aggressioni subite da alcuni giovani due anni fa. Le vittime dichiararono che erano state l’epilogo di liti per futili motivi ma intercettazioni telefoniche, pedinamenti, e indagini hanno permesso di accertare che furono minacce e violenze messe in atto da alcuni degli arrestati per recuperare i crediti dello spaccio delle sostanze, affidato ad una catena di piccoli spacciatori che figurerebbero tra le 18 persone indagate. Il traffico di ingenti quantitativi di droga interessava soprattutto il mercato sulmonese, con diramazioni nel resto del comprensorio peligno, in particolare nei centri di Pratola Peligna e Raiano. Nel carcere di via Lamaccio sono finiti L.D.M, 33 enne di Sulmona, punto di riferimento dello spaccio; G.G., 37 enne di Sulmona e B.E, 26 enne originario di Popoli. Ristretti ai domiciliari invece E.D., 31 enne albanese residente a Pratola Peligna, principale artefice del filone pratolano del traffico illecito di droghe; T.F., 25 enne; L.C.A., 39 enne e L.D.L., 31 enne, tutti di Sulmona. Due di loro sono stati arrestati in flagranza di reato mentre manca all’appello un’ottava persona. Gli interrogatori devono tenersi entro cinque giorni dall’arresto. Partiranno dunque nelle prossime ore.

Andrea D’Aurelio

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