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SULMONA – Torna in libertà G.T. , il 73 enne di Opi, trovato con un fucile da caccia e munizioni da guerra in casa all’esito della perquisizione domiciliare effettuata dai Carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha convalidato l’arresto in flagranza di reato eseguito dai militari e ha alleggerito la misura cautelare, applicando l’obbligo di firma, recependo l’istanza dell’avvocato del foro di Chieti, Massimo Di Rocco, che ha chiesto di eseguire una perizia sull’arma nel corso delle indagini preliminari, un fucile da caccia che appariva peraltro smontato, per verificare se dallo stesso possa essere partito un colpo. L’inchiesta è infatti scattata dopo l’uccisione di un cavallo. L’anziano risultava in possesso di 550 munizioni da guerra (proiettili per mitragliatore); 90 cartucce a pallettoni; 130 munizioni cal.22; tagliole per caccia di frodo; pugnali di grosse dimensioni; una fiocina da sub ed un fucile da caccia privo di matricola per la catalogazione. Tutto ereditato dal nonno come documentato, essendo le munizioni risalenti al 1915 e come riferito dal 73 enne al giudice. Per questo il Gip ha rimesso in libertà l’indagato, applicando la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ovvero alla caserma dei Carabinieri di Pescasseroli. Una misura ritenuta proporzionata alla condotta perpetrata dall’anziano e alla quantità di munizioni trovate in suo possesso.

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