SULMONA – La carenza di organico arriva ai massimi storici nel presidio ospedaliero di Castel Di Sangro. Per questo la Asl “chiama” l’ambulanza di Sulmona per coprire le reperibilità. Una spola che va avanti da qualche mese tanto da scatenare le rimostranze degli infermieri in servizio nel pronto soccorso del nosocomio dell’Annunziata. La Asl, dal momento che nel presidio sangrino sono rimasti in servizio solo quattro medici, ha chiesto agli operatori di stanza a Sulmona di garantire le reperibilità per il bacino dell’Alto Sangro fino a dieci volte al mese. Vista l’impossibilità per il medico di turno in città a spostarsi autonomamente con mezzo aziendale, l’intero equipaggio del 118 è costretto a raggiungere l’ospedale di Castel Di Sangro per effettuare il trasferimento. Un via vai che avrebbe spinto gli infermieri in servizio a Sulmona a dare il due di picche ai vertici dell’azienda. L’equipaggio in dotazione all’ospedale peligno potrebbe infatti spostarsi con medico e autista per poi “caricare” il personale infermieristico di turno a Castel Di Sangro, eseguire la reperibilità e riaccompagnare l’infermiere nella sede di lavoro. Un “giro del mondo” in ambulanza dovuto non solo alla carenza di personale ma anche alla scelta dei “piani alti” di bussare alla porta del nosocomio cittadino piuttosto che alle sedi territoriali. “Abbiamo chiesto questo sforzo per sopperire alla carenza di organico ma anche per garantire la regolarità delle reperibilità a beneficio dell’utenza. Il nostro faro è quello di agire per la salute del paziente. Una rimodulazione è stata necessaria. Ovviamente, comprendendo il disagio, rispettiamo la scelta di quei infermieri in servizio a Sulmona che non hanno dato la propria disponibilità”- spiegano dalla Asl ricordando che il mese prossimo si chiuderà il corso per 28 medici. La speranza è di tornare ad una situazione di quasi normalità per maggio anche se in estate altre quattro unità saranno collocate a riposo a Sulmona. Se è vero che l’equipaggio che esegue la reperibilità è diverso da quello impegnato nelle emergenze, in alcune occasioni le esigenze si incastrano tanto da costringere l’ambulanza a cambiare di continuo direzione come accaduto a fine gennaio quando a Rocca Pia il mezzo è tornato indietro a Sulmona per trasportare un dolore toracico in ospedale e riprendere contestualmente la strada per Castel Di Sangro sul fronte della reperibilità. Un andirivieni che crea inevitabilmente disagi e rimostranze. L’argomento sarà discusso nelle prossime ore nel comitato di dipartimento.
