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SULMONA – L’appuntamento è per le 10.30 di oggi davanti al piazzale dell’ospedale dell’Annunziata ma la Asl, stando alle indiscrezioni dell’ultimo minuto, sarebbe pronta a fare un passo indietro sul trasloco del servizio di endoscopia, da Sulmona a Pescina, per consentire lo svolgimento dei lavori di riqualificazione e adeguamento dell’ala Bolino. Il gruppo tecnico di lavoro, come annunciato dalla consigliera regionale, Marianna Scoccia, è al lavoro per trovare soluzioni alternative. Dalle ultime interlocuzioni sembrerebbe che i tecnici della Asl sarebbero orientati a rivedere la disposizione interna tant’è che la ricerca di locali si starebbe concentrando sul nuovo blocco ospedaliero dove insistono spazi liberi. Dall’area grigia ad altri locali al vaglio. Qualcosa in più si saprà nei prossimi giorni. La pressione politica, sindacale e mediatica, con la mappa dei trasferimenti detonata da onda tv, sicuramente avrà sortito il suo effetto. La deadline della Asl prevede il trasferimento del servizio riabilitazione e servizi ambulatoriali in altri ambienti sanitari da recuperare, spostamento del Centro Stella nell’ala Bolino e nel nuovo corpo di fabbrica, allestimento di prefabbricati nell’area dell’ospedale di Sulmona per il deposito della Tac e di altre apparecchiature elettomedicali, ricollocamento degli spogliatoi centralizzati e individuazione dei locali per gli impiegativi amministrativi. Una mini rivoluzione che dovrà essere portata a termine entro e non oltre il 30 settembre, come ribadito dai vertici, onde evitare ripercussioni sulle tempistiche dell’appalto. Si tratta di un intervento da 5 milione e mezzo, compresi 136 mila euro di oneri di sicurezza, affidato nelle scorse settimane all’operatore economico Rti Arpe Appalti, con sede a Casagiove, che aveva offerto un ribasso del 14,95 per cento sugli importi posti a base di gara. Gli impianti, con un importo complessivo di circa 6 milioni di euro ottenuti con Pnrr, saranno adeguati e sostituiti nei reparti di pediatria, ostetricia e ginecologia, blocco parto ed operatorio. Inoltre dovrà essere abbattuta l’ala vecchia con annessa bonifica dell’amianto. “Ma endoscopia non può essere trasferita a Pescina”- ha ribadito ieri il sindaco Di Piero nel corso di un’ulteriore interlocuzione con i vertici. Oggi è il giorno della protesta, concepita per evitare il trasferimento ancorchè temporaneo del reparto ma anche per il potenziamento dello stesso dal momento che i tempi di attesa risultano ancora lunghi. Un anno per una gastroscopia ed una colonscopia. Per questo gli spazi vanno trovati all’interno dell’ospedale poichè, come fanno notare i pazienti, “già dobbiamo aspettare, ora non possiamo spostarci”.

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